Il Metauro
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Variante Gimarra, anche don Gianni in prima linea contro l’opera

Don Gianni Petroni, parroco nel quartiere fanese, si schiera contro la realizzazione della strada.

gimarra parrocchia
La chiesa del Carmine nel quartiere Gimarra di Fano

FANO – C’è anche il parroco don Gianni in prima linea contro la realizzazione della variante Gimarra, il prolungamento dell’Interquartieri che dalla rotatoria di via Aldo Moro (la terza, partendo da via Roma) sbucherà sulla Statale 16, poco prima dell’hotel Riviera.

Nella vecchia chiesa è affisso un telo rosso con scritto “La nuova strada rovina Carmine, Gimarra Arzilla”. Chiaro e coinciso il messaggio, come eloquente è don Gianni, che guida la parrocchia di Santa Maria del Carmine, da 40 anni nel quartiere.

Lo conosce come le sue tasche e non si da pace al pensiero che quelle meravigliose colline e il cuore di Gimarra verranno devastati: “Siamo arrabbiati, questo quartiere è da sempre dimenticato e ora vogliono cancellare anche ciò che di più bello abbiamo: le colline, il verde, il paesaggio, la vista del mare.

Vogliono realizzare questa strada e non si rendono conto che non si risolveranno le problematiche. Questo è un quartiere tra due città, sul mare, potrebbe essere un gioiello e invece è da sempre un cantiere. Ma vi immaginate una rotatoria di 40 metri davanti alla chiesa? E la galleria? E’ da 40 anni che commettono un errore dietro l’altro”.

Don Gianni è un fiume in piena: “Una zona senza servizi, un centro di quartiere, dove da 8 anni viviamo tra scheletri di case e cumuli di terra, con una viabilità che ha tante criticità e ora vogliono distruggere anche la collina! Hanno preso la decisione in piena estate, a Ferragosto, senza che nessuno qui sapesse niente”.

Infine l’appello: “Siamo abbandonati, la politica, chi amministra tenga nella giusta considerazione le periferie e rifletta bene su questo progetto”.

A qualche metro dalla chiesa il terreno di Franco Uguccioni che con la nuova strada sarà spazzato via: “Nella mia terra verrà realizzata la rotatoria e la strada correrà al centro del quartiere. Una scelta senza senso e i residenti sono tutti contrari. Tra l’altro costantemente emergono dal terreno reperti archeologici. Qualche anno fa trovai una tomba, una fusaiola e punta di giavellotto: del resto qui ci passava la strada ai tempi dei Romani. Una zona che andrebbe tutelata e salvaguardata e invece si vuole realizzare una strada che non ha alcuna utilità, visto che il traffico continuerà a confluire sulla Statale».

Le firme contro il progetto sono in costante aumento: quasi 1300. Si può firmare su change.org la petizione dal titolo “A rischio la poca natura rimasta. Rivedere il prolungamento dell’Interquartieri” e anche all’agriturismo agricampeggio Il Prato dei grilli.

“E’ dal 1985 che abbiamo questa attività. Da noi i turisti vengono perché cercano la bellezza e la tranquillità che possiamo offrirgli a due passi dal mare. Con la nuova strada non sarà purtroppo più così. E anche il mio orto dove coltivo tanti prodotti per la cucina dell’agriturismo scomparirà”.

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