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Variante di Gimarra, cronaca di un consiglio comunale triste

Luciano Benini di Bene Comune racconta quanto accaduto in consiglio comunale in merito alla votazione della variante di Gimarra

consiglio comunale fanoFANO – “C’è la professoressa che si irrita quando un consigliere comunale cita il grande Salvatore Settis “Il paesaggio è il volto amato della patria per cui non bisogna deturpare il paesaggio. … Penso che l’architetto, ma questo vale anche per i sindaci, i politici, i soprintendenti ecc. dovrebbero giurare da qualche parte che farà qualsiasi cosa per mantenere e tutelare il paesaggio e non farà nulla per deturparlo. …Vorrei che questo “giuramento” di Vitruvio fosse rilanciato da Fano come patria dell’architetto”. Lei non vuole che si parli di scempio, dimostrando con ciò di non conoscere nulla dell’interquartieri che pure vota senza portare un solo motivo per farlo ma affermando che “le generazioni dei fanesi ci saranno grate per questa opera”. Perdona lei perché non sa quel che dice.

Poi c’è la consigliera che interviene con forza contro la strada e conclude il suo intervento dicendo che uscirà dall’aula per disprezzo di una scelta così sbagliata. Ma possibile che non sappia che sarebbe stato molto meglio se fosse rimasta a votare contro?

Poi c’è il consigliere comunale che aveva dichiarato a tutto l’orbe terraqueo che mai avrebbe votato questa delibera così assurda. Ma poi, suscitando ilarità e compatimento, afferma di essere stato rassicurato dal Dirigente dell’Urbanistica. Stendiamo un velo pietoso.

Poi c’è il consigliere comunale iscritto a Legambiente che vota a favore del più grande scempio ambientale della storia di Fano.

Poi c’è il consigliere comunale che scrive un emendamento che svela quello che tutti sanno: la strada costa molto ma molto di più dei 25 milioni per cui sarebbe meglio, secondo lui, prevedere, nel bando, di poterla fare fino a dove si arriva. Un po’ come quando in salumeria uno dice” mi dia 5 Euro di prosciutto”.

Poi, redarguito dai suoi, cambia l’emendamento con una toppa peggio del buco, facendo ridere il povero dirigente dell’urbanistica che avrebbe dovuto spiegare cosa vuol dire l’emendamento così modificato. E i consiglieri di maggioranza lo votano senza fare una piega, l’emendamento che raccomanda di fare le cose per bene!

Poi ci sono due consiglieri di maggioranza che nobilitano la serata con due bellissimi interventi, ben motivati contro la strada inutile, sbagliata e devastante. Ma poi quando il ditino dovrebbe, per coerenza, premere il pulsante rosso, scivola invece sul bianco: e così la delibera passa.

E poi ci sono i consiglieri comunali di maggioranza che quattro anni fa avevano votato una delibera che definiva sbagliata questa strada perché avrebbe peggiorato il traffico cittadino, affermando che il traffico andava indirizzato verso il nuovo casellino di Fenile. A chi avevano obbedito allora? A chi hanno obbedito oggi? Visto che nessuno di loro ha mai spiegato in consiglio comunale il perché di un tale clamoroso voltafaccia. Forse perché se ne vergognano?

Poi c’è il sindaco che durante tutta la discussione della delibera sull’opera più costosa della storia di Fano tace a capo chino. Lui contrario alla strada ma inerme di fronte ad un partito che gliela impone, pena il tutti a casa. “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”, diceva don Abbondio. Ma allora non fa il Sindaco. Umiliato dal suo assessore.

Poi c’è lui, l’assessore che ha voluto a tutti i costi questa strada, pur essendo diventato assessore con l’impegno assunto in consiglio comunale di non fare mai questa strada. E poi c’è quel personaggio che fino all’ultimo ha controllato che nessun consigliere comunale osasse sgarrare. Su di loro neppure un commento.

Conclusione: in vista delle prossime elezioni, non sarà possibile fare nessun accordo con una classe politica che ha dimostrato di disprezzare beni comuni come il paesaggio e l’ambiente, che mette a rischio il bilancio del Comune, che non ha rispetto per i cittadini elettori e la cui parola non vale nulla.

P.S. Dice Seri: “E un sindaco deve fare il suo dovere, mantenendo fede agli impegni assunti dal consiglio comunale». Appunto, l’impegno assunto dal Sindaco nella delibera più importante, quella di mandato, dice che mai avrebbero fatto la variante Gimarra perchè avrebbe peggiorato il traffico. Questa delibera c’è ancora sul sito del Comune di Fano.

Il sindaco poi dimostra di non conoscere la variante Gimarra perchè le due gallerie, brevissime, non servono a mitigare l’impatto ambientale (sono infatti in punti che nessuno vede) ma a superare notevoli dislivelli.

La maggioranza vuole questa strada! Ma da dove ricava questa asserzione?

“Toglierà il 20% del traffico”. Nella presentazione fatta alla sala Verdi aveva affermato che anche se avesse tolto il 30% a lui sembrava poco, si aspettava di più.

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