Il Metauro
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Uomo disperso in spiaggia, interviene la guardia costiera e lo ritrova

guardia costiera Fano e PesaroFANO – Nel primo pomeriggio gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Pesaro, del dipendente Ufficio Circondariale Marittimo di Fano e Ufficio Locale Marittimo di Marotta, sotto la supervisione del 7° M.R.S.C. di Ancona e con la collaborazione dell’Ufficio Locale Marittimo di Senigallia, hanno svolto un’attività di ricerca in mare e sul litorale e sulle spiagge di un uomo D.E. di 28 anni (turista), segnalato disperso e del quale la moglie – non avendo più notizie dalle ore 10:30 della mattina – temeva per il peggio.

L’emergenza per la sala operativa della Guardia Costiera è scattata alle ore 13:40 circa, quando giungeva via telefono, dalla Questura di Pesaro e Urbino, notizia della scomparsa del soggetto che da sotto l’ombrellone, presso il quale era con la moglie per passare una giornata di relax, si era allontanato comunicando a quest’ultima l’intenzione di fare l’usuale passeggiata sulla battigia in direzione Sud dalle spiagge di Marotta verso il fiume Cesano. Non vedendolo ritornare, dopo qualche ora, anche in ragione del fatto che con sé non aveva né denaro né cellulare per poter essere rintracciato, la consorte aveva deciso di chiedere aiuto.

Prontamente la Guardia Costiera di Pesaro si attivava iniziando le ricerche sia via terra che via mare, inviando sul posto la dipendente Motovedetta S.A.R. CP 872, adibita al servizio di ricerca e salvataggio, il battello e la moto d’acqua del dipendente Ufficio Circondariale Marittimo di Fano ed ancora la moto d’acqua della Croce Rossa di Fano, nonché provvedeva a chiedere l’ausilio anche delle autopattuglie del Commissariato di Fano per le verifiche sulla strada litoranea e del personale della Guardia Costiera di Marotta anch’esso sulla spiaggia di giurisdizione, oltre che l’intervento fondamentale degli assistenti bagnanti del litorale interessato, anche a mezzo di annuncio fonico dell’avviso di scomparsa dai gestori degli stabilimenti balneari, e con la messa in mare di tutti i mezzi di salvataggio degli addetti al servizio di assistenza bagnanti. Addirittura smistate anche le foto dello scomparso, passata dalla moglie per facilitare l’individuazione del marito. Inoltre, dell’accaduto, venivano informati doverosamente la Prefettura di Pesaro e Urbino e il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, pronti a fornire una risposta in caso di mancato rientro dell’allarme.

Alle ore 15:50 circa la persona di cui era stata segnalata la scomparsa veniva finalmente ritrovata, da parte di una pattuglia terrestre della Guardia Costiera di Marotta, in una zona più a sud, meglio conosciuta come “Le Vele”, in forte stato confusionale anche per il forte caldo. Lo stesso personale della Guardia Costiera quindi riconsegnava alle braccia della moglie il suo consorte.

Il coordinamento e la sinergia intercorsa tra il personale militare degli Uffici marittimi di Fano e Marotta dipendenti dalla Guardia Costiera di Pesaro, anche grazie al lavoro di supervisione svolto dalla superiore Direzione Marittima di Ancona quale Centro Secondario di Soccorso Marittimo, e con l’utilissimo contributo degli operatori del settore balneare e degli assistenti bagnanti, hanno permesso che le operazioni avessero buon esito, riuscendo a rintracciare il disperso, come “un ago in un vero e proprio pagliaio”, considerata l’elevatissima concentrazione di bagnanti nel week end sul litorale.

La Guardia Costiera ricorda a tutti i fruitori delle spiagge, per quanto possibile, di essere sempre raggiungibili, tenendosi all’occorrenza sempre a portata visiva, considerato l’affollamento del litorale – e ciò vale soprattutto per i più piccoli – e di evitare di generare, con comportamenti inadeguati, e poco prudenti, falsi allarmismi. Inoltre si raccomanda per scongiurare seri pericoli, di spingersi troppo al largo a nuotare e che, dopo una lunga esposizione al sole, bisogna entrare in acqua gradualmente. Molto utile in caso di emergenza può essere rivolgersi allo stabilimento balneare o all’esercizio commerciale più vicino, attendendo lì per essere assistiti, od addirittura coinvolgere nell’ipotesi di immediato bisogno anche ad altri bagnanti, senza aver timore di sorta.

Si ricorda infine il Numero Blu 1530, messo a disposizione dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, mediante il quale si fornisce un servizio completamente gratuito, attivo 24 ore su 24 per segnalare le emergenze e richiedere aiuto in mare.

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