Il Metauro
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Tre artisti internazionali ospiti del Circolo Bianchini

I tre giovani arstiti hanno partecipato alla rassegna "Lido la Fortuna" svoltasi a Fano la scorsa estate.

artisti internazionali fanoFANO – Sabato 13 novembre alle ore 17 presso la Chiesa di S. Maria del Gonfalone, Sophie Westerlind, Oscar Contreras Rojas e Jingge Dong presentano la loro poetica e la loro arte.

I tre giovani hanno partecipato questa estate alla residenza per artisti Lido la Fortuna tenutasi a Fano a cura dellassociazione Lido contemporaneo, producendo opere ispirate alla storia, alla natura e allumanità di Fano e della Valle del Metauro.

Ora ritornano a Fano su invito del Circolo Bianchini, per raccontare le vicende della propria ispirazione, i propri progetti, il proprio sguardo sul mondo.

Sophie Westerlind (Stoccolma, 1985) si è laureata alla Central Saint Martins di Londra nel 2011 e ha poi ottenuto un MA al Royal College of Art, sempre a Londra, nel 2013. Il suo interesse nell’interpretare il linguaggio corporeo e le relazioni interpersonali l’hanno portata all’Accademia di Belle Arti di Venezia (MA 2018) per specializzarsi in anatomia e approfondire il potenziale espressivo del corpo umano.

Sophie disegna e dipinge primariamente dal vivo, stimolata dalle esperienze e dall’impatto che le persone, gli spazi e le cose hanno su di lei.


È stata artista in residenza all’ExVillaggio Eni, Borca di Cadore (2019) a cura di Dolomiti Contemporanee e al cantiere di FINCANTIERI, Porto Marghera, Venice, in collaborazione con Venice Gallerie’s View e Forte Marghera (2020).


Nel 2021 ha collaborato con Fondation Valmont e Giungla Music/Factory Flaws. Ha avuto la sua prima mostra personale in Italia presso il Museo Diocesano di BellunoFeltre nel 2019. Lo stesso anno ha esposto al Museo di Antichità a Stoccolma, dove ha vinto un premio nazionale per i suoi disegni ispirati da Tintoretto.
Vive e lavora tra Italia e Svezia ed è rappresentata dalla Galleria Michela Rizzo a Venezia.

L’ambiente e le relazioni che da esso promanano e ad esso riconducono costituiscono il principio centrale nelle opere dell’artista Jingge Dong.

Da quando nel 2015 è arrivato in Italia e si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo sette anni di studio della tecnica della pittura a olio in Cina, nelle Accademie di Shangai e di Beijing questa interazione tra l’artista e ciò che lo circonda ha acquistato nuovo significato.

Il confronto diventa termine di paragone essenziale: quello tra i sistemi dell’arte occidentale e orientale, tra Italia e Cina e quello con gli altri artisti che in atelier vede creare e non imitare.

Jingge Dong è nato a Beijing nel 1989. Vive e lavora a Venezia.

Oscar Contreras Rojas (Toluca, Messico,1986) dopo l’infanzia negli Stati Uniti con la propria famiglia, è tornato in Messico dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Si è poi trasferito nel Nord del suo paese e ha iniziato un percorso artistico segnato da continui spostamenti.

Nel 2010, spinto sempre dalla voglia di esplorazione, è arrivato in Italia per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Venezia dove ha concluso il primo livello di studi. Ha partecipato poi a residenze artistiche in Bolivia e Norvegia e a un Erasmus alla Middlesex di Londra.

Dopo aver iniziato la specialistica in pittura, sempre all’Accademia di Belle Arti di Venezia, e aver
partecipato a diverse mostre collettive e personali in Italia, Messico, Bolivia, Norvegia e nel Regno
Unito, ha collaborato con compagni di corso e artisti di diversa provenienza nella Fondazione Malutta, un collettivo di artisti che ha come base Venezia ma che è caratterizzato da un operare internazionale.

La sua attività artistica è segnata da ambientazioni paesaggistiche espressive e/o astratte da cui emergono figure che spesso fanno riferimento alla vita in campagna, allo spostamento, al viaggio e a relazioni tra personaggi ai quali è difficile dare un’identità definita, che mutano come fa anche il loro contesto ambientale a seconda dello sguardo e del momento in cui viene percepito.


Ingresso Libero e consentito esclusivamente a chi è munito di certificazione verde covid 19 (Green Pass).

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