Il Metauro
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Terremoto Centroitalia, la Corte dei Conti denuncia gravi ritardi e corruzione

Parole molto dure che confermano la grave situazione che sta attraversando il Centroitalia colpito dal sisma

corte dei conti
Il Procuratore Generale Alberto Avoli

ROMA – La Corte dei Conti inaugura l’anno giudiziario e tira in ballo la pesante situazione delle zone terremotate del centro Italia.

Lentezza, sprechi, ricostruzione pubblica ferma, ricostruzione privata ancora più lenta sono le parole chiave dell’intervento del Procuratore Generale Alberto Avoli.

Una sorta di conferma ufficiale, ce ne fosse ancora bisogno, da parte di un organo di controllo dello Stato, di ciò che da mesi e anni i cittadini colpiti dal terremoto vanno denunciando.

“Con il trascorrere degli anni – ha detto Avoli – sta prendendo sempre più vigore il filone investigativo delle ingenti risorse stanziate per la ricostruzione delle aree dell’Italia Centrale colpite dagli eventi sismici più di tre anni orsono.

Una ricostruzione che procede con una lentezza esasperante – ha continuato Avoli – che rischia di rendere irreversibile la sofferenza del tessuto economico e sociale di quei territori e che per paradossale altro verso irrobustisce in proprie prassi di veri e propri abusi quanto di pratiche clientelari o corruttive.

Malgrado la teorica disponibilità di fondi l’edilizia pubblica  – ha aggiunto Avoli – è infatti pressoché ferma sono ancora non definite le progettazioni e quindi le ricostruzioni della quasi totalità degli edifici di culto e dei beni culturali compresa la basilica di San Benedetto a Norcia, di ospedali, di case di riposo, di sedi comunali, di scuole, di caserme e teatri. Di cantieri neppure si intravvede una speranza di imminente avvio.

La ricostruzione dell’edilizia privata – ha concluso il Procuratore – procede ancora a ritmi più lenti a causa di procedure macchinose garantiste della legittimità formale di fatto presupposto per infiniti sprechi. Ad esempio, è un solo esempio, nel campo dei sussidi per l’Autonoma Sistemazione, sussidi che onerosissimi si dilatano e si consolidano nel tempo”.

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