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Stop agli allevamenti intensivi in Vallesina, il comitato incontra la Fileni

Sotto la lente del Comitato "Salva Vallesina" gli enti che hanno concesso l'autorizzazione degli impianti di allevamento.

comitato salva vallesinaJESI – Nicolò Fiordelmondo, presidente del Comitato “Salva Vallesina” ha incontrato i tecnici della Fileni; giusto ieri mattina erano arrivate diverse segnalazioni al comitato su odori nauseabondi da parte dei residenti di zona Ponte Pio di Jesi.

Lo scorso giovedì 19 novembre, i cittadini hanno richiesto l’intervento del comitato Salva Vallesina in merito all’ennesimo episodio di odori molesti e nauseabondi percepiti persino da alcuni avventori del centro commerciale poco distante dall’allevamento intensivo di zona Ponte Pio.

Queste lamentele vanno a sommarsi a tante altre degli ultimi anni, che constatano il malessere dei cittadini che costantemente soffrono la situazione, come denunciato in alcune interviste trasmesse il mese scorso dal TGR Marche.

Dopo il lancio della petizione ed il flashmob di un gruppo di simpatizzanti mascherati da polli, che ha fatto molto scalpore in diverse zone di Jesi alcune settimane fa, proseguono le iniziative del comitato Salva Vallesina: ieri pomeriggio una delegazione del comitato, capeggiata dal presidente Fiordelmondo, ha incontrato i referenti della Fileni per affrontare l’annosa questione delle emissioni odorigene sgradevoli, e non solo, che affligge e preoccupa la popolazione.

Il Comitato ha ribadito ai suoi interlocutori la ferrea volontà di voler proseguire con la mission di tutela e promozione di uno sviluppo sostenibile del territorio, attraverso ogni strumento e in tutte le sedi competenti, in particolar modo chiamando in causa gli amministratori locali e regionali che hanno consentito la proliferazione di questo tipo di impianti in un’area geografica ristretta già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale, ricompresa nella famosa ex-zona AERCA, Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale.

“Specialmente in un delicato periodo storico come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid19, il Comitato, oggi più che mai, è impegnato nella salvaguardia del territorio, nella tutela della salute e dei diritti individuali ed incoercibili della popolazione, avvalendosi di tutti gli strumenti che la Costituzione e le norme mettono a disposizione dei cittadini per difendersi – afferma Nicolò Fiordelmondo – Il confronto con una delle principali aziende che, proprio grazie agli allevamenti intensivi, ha visto crescere il proprio business malgrado la crisi economica, ci ha dato ulteriori spunti per essere ancora più incisivi nella nostra battaglia”.

Il presidente del comitato, che i giorni scorsi aveva lanciato una petizione per promuovere lo sviluppo ecosostenibile della Vallesina, annuncia l’intento di voler richiedere i verbali e gli atti inerenti controlli ed eventuali azioni che gli organi competenti dovrebbero aver effettuato nel corso degli ultimi anni, alla luce anche delle numerose e ripetute segnalazioni della popolazione.

“Abbiamo predisposto una richiesta di accesso agli atti per verificare se e quali tipi di controlli ed eventuali conseguenti azioni sono state messe in campo da comune, asur e regione- prosegue Fiordelmondo – Comprendiamo gli intenti di chi presenta progetti per nuovi impianti, ma come cittadini attenti e sensibili al benessere della popolazione ed al futuro della Vallesina, siamo più che intenzionati a chiamare in causa chi ha concesso così` tante autorizzazioni ed è responsabile dei dovuti controlli”.

Inoltre, il Comitato fa sapere di aver già avviato una campagna di comunicazione volta alla diffusione della conoscenza tra la comunità circa le tematiche ambientali ed eco-sostenibili legate agli impianti insistenti sul territorio, materiale reperibile oltre sui social Facebook ed Instagram anche sul sito www.comitatosalvavallesina.com.

Seppur costituitosi da poco, questo gruppo di cittadini promette di non risparmiarsi e di dar battaglia affinché ci sia un futuro roseo per le generazioni che verranno.

“Con l’occasione vorrei ringraziare tutti quei cittadini che, con le donazioni volontarie ed il loro impegno, stanno consentendo al comitato Salva Vallesina di prendersi cura e di tutelare il nostro bellissimo territorio!” conclude Fiordelmondo.

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