Secessione Moltefeltro, Biancani: «Uno stravolgimento istituzionale, una scelta anacronistica. Il Consiglio regionale dica NO».
Mozione presentata in Regione da Biancani e i consiglieri regionali di maggioranza della Provincia di Pesaro e Urbino
ANCONA – Esprimere una posizione contraria al distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio e manifestarla tempestivamente al Governo.
E’ quanto propone all’Assemblea legislativa la mozione di cui firmatari sono il consigliere regionale Andrea Biancani, i Capigruppo di maggioranza, il presidente della Prima commissione affari istituzionali e tutti i consiglieri di maggioranza della provincia di Pesaro-Urbino. «Sono trascorsi quasi 12 anni dal referendum e oggi molti abitanti sono contrari al distacco – sostiene Biancani -. La petizione sottoscritta in soli sei giorni da 1043 cittadine, cittadini e imprese e dimostra che le comunità interessate non sarebbero favorevoli al passaggio in Emilia Romagna. Temo che alcuni stiano sottovalutando le conseguenze e i costi di questa secessione, una scelta fuori dal tempo.
Non è un gioco, si tratta di un vero e proprio stravolgimento istituzionale. In un contesto economico e amministrativo in cui si parla di macro-regioni, di condivisione dei servizi e di fusione dei Comuni, trovo anacronistico e controproducente considerare una soluzione il cambio di confine.
Il Montefeltro deve restare unito perché le ripercussioni sarebbero molteplici, complesse e costose. Solo dal punto di vista dei servizi nascerebbero problemi per la definizione dell’ambito sociale e del distretto sanitario, ci sarebbero conseguenze sull’amministrazione dei rifiuti, del ciclo idrico integrato e sulla gestione del Monte Carpegna, che rischierebbe di essere diviso tra due regioni. Senza parlare dei confini di competenza del Tribunale, dell’Ufficio del Catasto, dell’Agenzia delle entrate, della centrale dei Vigili del Fuoco e di tutte le Forze dell’ordine. Tutto questo con quali benefici?
E aggiungiamo anche il dato degli investimenti già realizzati in quei territori con fondi regionali e tutti quelli che la Regione ha già programmato. Questo distacco – aggiunge – sarebbe uno spreco di energie e di risorse che potrebbero essere impiegate per rafforzare la collaborazione tra le due Regioni e migliorare la qualità dei servizi.
Non serve cavalcare la logica del trasloco, poco fruttuosa, mi sembra, anche per i sette comuni dell’Alta Valmarecchia passati in Romagna. Mi auguro – conclude Biancani – che la nostra mozione possa essere condivisa da tutte le forze politiche. Da parte nostra c’è la massima apertura a valutare eventuali integrazioni al testo, purché si arrivi ad un voto quanto più unito del Consiglio regionale».
La mozione è stata sottoscritta dai consiglieri Biancani, Urbinati, Marconi, Rapa, Busilacchi, Giacinti, Traversini, Talè e Minardi.
fonte: Ufficio Stampa Regione Marche