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REMS Fossombrone, il Comitato: “Il TAR non decide e riconsegna il ‘cerino’ al Comune”

rems_fossombroneFOSSOMBRONE – Lunedì 27 Maggio il TAR Marche ha emesso la sentenza sull’ordinanza di demolizione della REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) emanata nel dicembre 2017 dal Comune di Fossombrone.

“L’esito – commentano i rappresentanti del Comitato NO Rems – purtroppo per i cittadini di Fossombrone, è stato negativo e il Tribunale ha dato ragione all’ASUR, annullando la citata ordinanza comunale per vizi procedurali, e in particolare per non avere, il Comune, dapprima convocato la Soprintendenza in Conferenza dei Servizi e, successivamente, per non aver annullato il Titolo Unico e il Permesso di Costruire entro 18 mesi dal rilascio prima di emettere l’ordinanza di demolizione.

Non può non incuriosire – continua la nota – la solerzia con cui, a distanza di appena cinque giorni dall’udienza di merito, il TAR delle Marche ha emesso la sentenza con una rapidità che sembrerebbe inusuale per i tempi della giustizia italiana.

Tale sollecitudine si associa ad altra curiosa circostanza: il Tribunale ha deciso di non riunire il ricorso a quello recentemente presentato dal Comune di Fossombrone per l’annullamento di un recente parere della Soprintendenza di Ancona.

In tal modo il Tribunale ha evitato di approfondire e trattare il vero nocciolo del problema, ovvero che la struttura ricade sotto vincolo paesaggistico ed è senza la relativa autorizzazione, cosa che di fatto, ovviamente, rende abusiva la REMS.

Pertanto ad oggi – aggiungono dal Comitato – il TAR Marche ha, in tal modo, riconsegnato il “cerino” acceso nelle mani del Comune di Fossombrone al quale, oltre ad essere stata attribuita la responsabilità di aver emesso i permessi in assenza della prescritta Autorizzazione paesaggistica per macroscopici errori procedurali di funzionari e tecnici dell’Ente, è stata anche lasciata l’incombenza di provvedere e risolvere una situazione molto complessa relativa ad un immobile abusivo (la REMS) in quanto realizzato in zona vincolata senza la relativa autorizzazione.

La battaglia non è certo finita – conclude la nota – e di carte da giocare noi cittadini ne abbiamo ancora diverse, affronteremo la vicenda con la consueta determinazione e saremo al fianco del Comune se vorrà tenere fede all’impegno assunto rispetto alla REMS di proseguire sulla strada del rispetto della legalità e dei diritti dei forsempronesi”.

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