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Real Metauro 2018, oltre la palla c’è di più

nuova_realmetauroCALCINELLI – Elia Amadori, 24 anni, laureato in Scienze dello sport, è l’allenatore dei bambini della “Real Metauro 2018”. Ha iniziato questa attività grazie ad uno stage formativo con l’università poi, preso dall’entusiamo e dai buoni risultati, la collaborazione con la società calcistica  si è prolungata nel tempo.

Elia segue 42 giovanissimi calciatori, assistito da Marco Giuliani, ed insieme cercano di trasmettere la passione per il calcio, i valori propri dello sport non solo come gioco ma utili nella vita di tutti i giorni. I suoi giovani allievi, sono tutti nati nel 2008, non disputano ancora un campionato vero proprio vista la giovane età ma partecipano ad un calendario settimanale di partite insieme ad altre squadre locali, il cui scopo finale non sono i punti ma la crescita personale, sportiva e soprattutto il divertimento.

Il mister ha sottolineato quanto la tecnica, le regole del gioco e lo stare in gruppo siano elementi fondamentali per chi si affaccia a questa attività. Essendo uno sport di squadra, una cosa fondamentale è il rispetto verso i compagni, gli avversari e l’allenatore. Elia ha parlato anche di grandi emozioni nel vedere i propri ragazzi raggiungere traguardi prefissi ad inizio anno, guardare la crescita sportiva di un “ baby-calciatore” e, soprattutto, ammirare bambini che tramite questo sport superano le proprie barriere, le proprie ansie, aprendosi ai compagni, dialogando, scherzando e formando un gruppo che partita dopo partita diventa sempre più coeso.  “E’ un lavoro a cui tengo molto – ci ha detto il mister – si tratta di un percorso formativo importante per ambire poi, chissà in futuro, ad allenare ragazzi più grandi, quelli che ogni domenica riempiono la nostra giornata tenendoci incollati alla tv o alla radio!”.

Ma che dicono i giocatori? Enrico Carfagno,10 anni, è il capitano della squadra. E’ difensore centrale anche se non nasconde che gli piace fare qualche goal, il suo idolo è Giorgio Chiellini, noto difensore della Juventus, squdra per cui lui tifa. Enrico ha iniziato a giocare cinque anni fau ed è stato subito amore: non si è più separato da questo sport perché lo fa sentire parte di un gruppo e gli da tante soddisfazioni. Alla  domanda: “Qual’è il tuo sogno nel cassetto?” Enrico ci ha espresso il suo desiderio di diventare un calciatore professionista.  Un grande “in bocca al lupo” ai ragazzi del 2008 e al loro mister!

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