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Promozione turistica, attacco della Confesercenti al direttore di Confcommercio Varotti

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Stefano Fiorelli, presidente provinciale Confesercenti

PESARO – Dura presa di posizione della Confesercenti provinciale nei confronti del direttore di Confcommercio Pesaro Urbino Amerigo Varotti sulla questione promozione turistica del territorio. 

“Il ripetuto e ormai logoro tormentone per cui l’iniziativa della Confcommercio di Pesaro “Itinerari della bellezza” sarebbe l’unica, riuscita e seria iniziativa di promo-commercializzazione del nostro territorio, sta un po’ stancando.

A parte qualche considerazione di merito che pur si potrebbe fare sulla effettiva efficacia del prodotto (progetto !?) turistico, per esempio in ordine alla effettiva immediata riconduzione dello stesso alle nostre zone (di Itinerari della bellezza è pieno il mondo!), si possono ben fare alcune osservazioni.

Il progetto tanto caro a Varotti non è l’unica iniziativa nella provincia e, secondo noi, nemmeno la più bella! Ce ne sono tante altre di iniziative di accoglienza, promozione e commercializzazione e crediamo che sia proprio questa pluralità la vera ricchezza turistica del nostro territorio.

Ci sono ad esempio le iniziative messe in campo da molti Comuni, quelle delle tante Pro Loco e dalla loro organizzazione provinciale, quelle dei GAC e dei GAL locali, ci sono poi quelle promosse da tanti operatori turistici privati: singoli albergatori e loro Associazioni, ma anche Agenzie di Viaggi, Tour Operator, Guide Turistiche singole e associate.

Sappiamo che a Varotti disturba, ma anche noi, nel nostro piccolo, qualcosa ci mettiamo (Compagnia del Montefeltro, Festival del Brodetto, La via Flaminia, e tanto altro…).

A fronte di ciò semmai è da rilevare il profondo conflitto di interessi in seno a Confcommercio che con i suoi soldi (e quelli di alcuni improvvidi Comuni, cioè di tutti, e assegnati senza alcuna selezione pubblica) fa attività di concorrenza a tanti imprenditori turistici privati attraverso il proprio Tour Operator Riviera Incoming.

Quindi, per favore, il buon Varotti si dia una ridimensionata, scenda un po’ dal piedistallo.

Capiamo che con la cessazione della CCIAA territoriale abbia perso occasioni per girare il mondo, e che sia alla ricerca di altre fresche risorse per la sua Associazione. Ma per favore si dia una regolata. Non è mai stato, non lo è e non lo sarà mai l’unico ed intramontabile protagonista della vita turistica locale. Peraltro, se lo fosse stato, sarebbe anche l’unico e vero responsabile del fatto che nonostante la sua indeffessa attività, gli arrivi e le presenze turistiche dalle nostre parti non è che poi siano cresciuti, anzi.

Un bagno di sano realismo! Il modello per cui faccio tutto io, capisco tutto io, non va più molto di moda. Anche se ancora, qualche ingenuo ci casca!”

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