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Progetto Comune: “Chiarabilli, tutti suoi i meriti e tutte degli altri le colpe”

Il vicesindaco Chiarabilli ha attaccato la precedente amministrazione sulla carente gestione delle Cesane. La lista di minoranza "Progetto Comune" fa chiarezza.

incontro in regione per le cesane fossombrone
Una immagine dell’incontro in Regione per le Cesane di Fossombrone

FOSSOMBRONE – “Lo stile del Vicesindaco Chiarabilli, tutti suoi i meriti e tutte degli altri le colpe, questa volta tocca alle Cesane…”

Inizia così la nota del gruppo di minoranza Progetto Comune che prosegue: “Ecco, ci risiamo, se un cittadino si lamenta con il vicesindaco Chiarabilli su qualche criticità di sua competenza, la colpa deve cadere sempre su altri, preferibilmente sulla precedente amministrazione, questa volta è il turno delle Cesane.

Una cittadina ha infatti postato sul profilo personale del vicesindaco delle immagini in cui si rappresenta una situazione del bosco a dir poco vergognosa, per onor di cronaca testimonianze analoghe su vari gruppi social si stanno succedendo con sempre maggiore frequenza negli ultimi mesi.

E quindi cosa obietta Chiarabilli che ha specifico compito di gestione proprio sulle Cesane? Che nell’ultimo quinquennio, ovvero quello della precedente amministrazione, non si è fatta manutenzione e che non è stato scucito manco un centesimo, che solo oggi i suoi “avversari” si accorgono delle Cesane e per fugare ogni dubbio dall’essere l’esclusivo fautore della rinascita del sito, tira in ballo il progetto del 2021 che lui approssimativamente chiama “vivere le Cesane” riducendolo a mera propaganda degli “amministratori grillini” e che questo progetto non esiste neanche nella carta.

In poche righe Chiarabilli mette insieme una incredibile sequela di inesattezze, almeno questa dote gliela dobbiamo riconoscere. Il progetto non si chiama “vivere le Cesane” ma “Viviamo le Cesane” e non è il frutto della propaganda di alcuni “grillini” ma un lavoro partito dall’amministrazione Bonci che ha coinvolto le associazioni A.S.D. Green Bike Fossombrone, A.S.D. I Briganti Racing Team, Associazione Micologica Bresadola Gruppo Valle del Metauro, Associazione Tartufai Fossombrone, CAI Montefeltro, A.S.D. Downhill e, per le amministrazioni, la Provincia di Pesaro Urbino, il Comune di Isola del Piano, il Comune di Urbino e la Regione Marche nonché, ovviamente, alcuni privati cittadini.

Il primo incontro in Regione, ad aprile 2021 degli enti citati, ebbe una certa eco mediatica, non pare perciò che l’idea di coinvolgere i comuni che insistono sulle Cesane brilli proprio di grande audacia.

Ma la grande differenza rispetto a quello che vediamo oggi è che nel tavolo di “Viviamo le Cesane” erano state coinvolte anche tutte le associazioni di Fossombrone che vi gravitano.

Se, infatti, avesse parlato di questo tema con i vari Presidenti coinvolti non avrebbe potuto dichiarare che questo progetto “non esisteva nemmeno nella carta”.

Il metodo di lavoro prevedeva che gli incontri con le associazioni (non semplici viste le restrizioni Covid), partiti a febbraio e durati fino all’inizio della campagna elettorale, avessero un ordine del giorno, venissero sempre verbalizzati e comunicati a tutti i partecipanti, ogni incontro poi andava a contribuire alla revisione del piano di lavoro che, visto l’esito delle votazioni, non è ovviamente giunto alla propria realizzazione.

Ma perché è nato il progetto “Viviamo le Cesane”? Perché inizialmente si voleva dare risposta ad una cogente problematica che periodicamente si ripresenta sulle Cesane, ovvero il proliferare dei nidi delle “processionarie” un insetto fastidioso per la natura e che può arrecare seri danni alle persone e agi animali, in particolare ai cani.

Gli anni precedenti il Sindaco Bonci aveva affidato alle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) il contrasto al proliferare delle processionarie attraverso la metodologia dello sparo al nido, metodologia non più attuabile ma che diede i risultati sperati, insomma qualche centesimo dalla precedente amministrazione era stato speso… Facciamo notare che il problema è tuttora irrisolto e che la precedente primavera è stato particolarmente dannoso.

Per chiudere poi che non ci fosse neanche una riga del progetto, si fa presente che un suo estratto è presente sul programma della nostra lista Progetto Comune Fossombrone che ha sposato pienamente le intenzioni di tutela e salvaguardia del territorio, rilanciandolo e arricchendolo di contenuti figli delle esperienze specifiche di alcuni dei propri candidati, il programma è regolarmente depositato e pubblicato sul sito del Comune… ma, si sa, i migliori non cercano punti di riferimento negli altri se non, come abbiamo visto, per scaricare le proprie responsabilità.

Per la cronaca nell’estratto del programma di Progetto Comune si citava anche il fatto che l’uscita dall’allora Comunità Montana nella gestione del bosco di competenza di Fossombrone risale al 2011, eh si, proprio quando Chiarabilli ricopriva lo stesso identico ruolo che ha oggi.

Questa manovra assegnava al Comune di Fossombrone il ruolo di ente gestore delle Cesane su 700 ettari di bosco (!), e, cosa che lascia perplessi, nel passaggio non si concretizzò un piano preciso di assegnazione di compiti e responsabilità fra i vari enti sulla gestione del bosco.

Nel programma di Progetto Comune Fossombrone si affrontano anche temi come la pulizia del bosco, lo svuotamento dei cestini e dei cassonetti, regolamentazione dei parcheggi, potenziamento della segnaletica (anche attraverso QR-Code) e tanto altro, insomma qualche riga da leggere ci sarebbe stata.

L’ultimo passaggio in Regione della delegazione del Comune composta da Gloria Mei e Pamela Ligi è stato a luglio 2021, presenti c’erano Francesca Damiani (dirigente settore forestale), Eugenio Poloni (dirigente patrimonio immobiliare), Giulio Ceccarelli (responsabile forestale), Claudia Orazi (Regione), i punti in oggetto dell’incontro erano di trovare una soluzione al problema delle processionarie, quale potesse essere la migliore modalità per consentire una gestione della foresta con l’ausilio e il contributo delle associazioni coinvolte e, disporre, una volta per tutte, dell’elenco dei beni immobiliari disponibili ed indisponibili così da definire loro eventuali destinazioni compatibili con le finalità del progetto.

Possiamo perciò serenamente affermare che l’attenzione su “tale sito” su questi temi non sia proprio un’originale e illuminata novella.

Abbiamo voluto fare chiarezza anche in onore al ricordo di Armando Rocchetti, recentemente mancato, candidato con la lista Progetto Comune Fossombrone che, grazie alla sua enorme esperienza e professionalità come Comandante di Stazione per la Guardia Forestale, ruolo ricoperto anche a Fossombrone negli anni dal 1997 al 2000, nonché referente Provinciale dei Gruppi Comunali di Protezione della Provincia di Pesaro e Urbino, ha contribuito alla realizzazione del progetto “Viviamo le Cesane” mettendoci, come era solito fare, tutto il suo entusiasmo e tutta la sua grande passione”.

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