Il Metauro
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Pro Loco, Gattoni: “Il segreto? L’amore per il territorio e poter contare su un gruppo affiatato”

Intervista al presidente uscente della Pro Loco Tonino Gattoni che ha guidato l’associazione di Montemaggiore al Metauro per dodici anni.

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Alcuni volontari della Pro Loco di Montemaggiore. Tonino Gattoni in primo piano sulla destra.

COLLI AL METAURO – Tonino Gattoni ha guidato per 12 anni la Pro Loco di Montemaggiore al Metauro, promuovendo tante iniziative e potendo contare sul supporto di un gruppo di volontari molto attivi. Qualche giorno fa il passaggio di consegne alla nuova presidente Catia Curzi.

Al presidente uscente abbiamo posto alcune domande per fare un bilancio sugli anni di mandato, su ciò che la Pro Loco è stata e ciò che sarà in futuro.

Dodici anni passati a valorizzare il territorio, uno dei momenti più difficili ed uno dei momenti più belli?

Si, 12 anni spesi per dare tono al nostro territorio specie quello quando era Comune di Montemaggiore. Iniziai il mio mandato con la organizzazione di eventi per le quattro realta/frazioni di cui si componeva il nostro Comune.

Uno dei momenti più difficili è stato quando abbiamo preso la decisione di sospendere definitivamente l’evento del Mercatino di Natale “Seguendo la Cometa” dopo 19 anni di attività; quelli più belli essere riusciti ad organizzare un evento come quello di “A spasso nel castello” che ancora rappresenta l’evento più partecipato e essere riusciti a coinvolgere nella festa del formaggio una grossa realtà quale la Cooperlat Tre Valli con la “festa della Casciotta”.

Non voglio escludere anche il buon rapporto nato con l’Ente Carnevalesca di Fano con il nostro “Il Carnevale di Fano va in collina”

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Un momento di promozione in Germania della Pro Loco di Montemaggiore
Il passaggio di consegne è più o meno coinciso con il suo pensionamento: ciò è un caso?

No, non ha nessun collegamento con il mio andare in pensione; infatti sono tre anni, cioè da quando ho accettato di ricandidarmi nel 2017 per mancanza di uno che mi sostituisse, che ho chiesto la nomina di un nuovo presidente.

 

La proloco di Montemaggiore è stata tra le prime ad organizzare un mercatino di Natale nella provincia di Pesaro e Urbino. L’iniziativa si è dovuta abbandonare con suo grande rammarico. Cos’è mancato?

Era l’anno 1998 quando l’allora Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Quinto Ciacci, propose di organizzare un evento nel periodo invernale, per rendere più piacevole l’attesa del Natale.

Come già detto, dopo 19 edizioni, è stata una decisione molto sofferta per tutto il Direttivo perché non ci sembrava vero fare un passo del genere. Ma dopo due anni di costi superiori alle entrate non si poteva continuare.

Erano aumentati i mercatini in tutta la Provincia, i visitatori e gli espositori quindi si “diluivano” nei vari paesi e le entrate di sponsorizzazione private e pubbliche erano in calo di anno in anno…

 

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Trasferta tedesca per la Pro Loco di Montemaggiore
La Pro Loco ha sempre avuto un occhio attento verso il gemellaggio?
Cosa è stato fatto e cosa si potrebbe ancora fare?

Personalmente ho sempre creduto nei gemellaggi fra popoli diversi: per favorire relazioni umane e culturali tra due enti, per portare avanti una serie di iniziative atte a rafforzare il rapporto tra i due gemellati e far conoscere le proprie realtà.

Dalla nascita del gemellaggio con il Comune di Forbach abbiamo sempre aderito a tutte le iniziative di accoglienza nel nostro Comune collaborando con l’Amministrazione a livello gastronomico (allestendo pranzi o cene per gli ospiti con i nostri prodotti locali) e organizzativo (creando momenti di animazione di vario genere), nonché di presenza e di partecipazione quando ci si recava in Germania.

Grazie al gemellaggio abbiamo ospitato alcuni amici di Forbach ad alcune edizioni del nostro mercatino di Natale, i quali proponevano alcuni prodotti del loro territorio; mentre a loro volta ci hanno invitato ad un evento locale ed a fiere regionali per la promozione dei nostri prodotti che hanno riscosso molto apprezzamento.

Una iniziativa organizzata dalla pro loco è stata quella del viaggio-scambio culturale e conoscitivo fatto con “La Famiglia Marchigiana” in Canada in cui si sono incontrati i nostri concittadini con parenti ed amici residenti a Montreal.

A mio parere, il gemellaggio ha oggi perso un po’ del suo valore e si è indebolito l’interesse tra le varie Amministrazioni. Una volta superato questo periodo di pandemia, si potrebbe riproporre un nuovo contatto con i paesi gemellati che, dopo aver fatto questa esperienza del virus, credo ci si possa nuovamente incontrare con nuove iniziative comuni per superare l’isolamento e l’inattività forzata che ogni Stato ha dovuto subire proprio a causa di periodo pandemico e ridare un po’ di slancio ai rapporti tra le parti.

 

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Il viaggio in Canada organizzato dalla Pro Loco
Durante il suo mandato c’è stata la nascita del nuovo comune di Colli al Metauro. Ha ancora senso parlare di tre Proloco distinte?

Personalmente dico che è giusto che esistano le tre Pro Loco, e non lo dico per un fatto di campanile, ma soprattutto perché ancora è difficile unire le tre gestioni: ogni Pro Loco conosce il proprio territorio, i cittadini che ne fanno parte, il modo di organizzare le manifestazioni…

Una sola associazione potrebbe apparire certo più forte, ma è anche vero che si tratta di sodalizi chiamati a valorizzare le tradizioni locali e, in tal senso, il mantenimento dell’entità in ogni singolo paese potrebbe rivelarsi più utile.

Inoltre con l’unificazione si andrebbero a perdere alcuni eventi che, per forza maggiore, una sola Pro Loco Comunale non riuscirebbe a mettere in programma rispetto a tutti quelli che attualmente sono in essere.

La mia prospettiva è quella di vedere semmai una collaborazione negli eventi come abbiamo già fatto con le iniziative per la Casciotta e la Pera Angelica.

 

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Volontari al lavoro durante l’iniziativa “A spasso nel castello”
ll successo dell’attività di questi anni è dovuto al gruppo che si è creato nella proloco?

Sicuramente si.

Se non c’è un gruppo affiatato e coeso non si riesce ad avere buoni risultati. Tutti hanno concorso al risultato ottimale delle manifestazioni; abbiamo condiviso insieme i progetti e i programmi, a volte anche con alcune difficoltà, ma comunque con l’obiettivo di ottenere un positivo risultato finale.

La discreta presenza di coppie (marito e moglie che fanno parte del gruppo) ha dato un notevole slancio all’attività organizzativa e lavorativa con ottimi risultati nella preparazione degli eventi e in particolare nella gestione enogastronomica, peraltro riconosciuta dai partecipanti alle nostre iniziative.

Per cui penso che se questa Associazione ha avuto dei buoni risultati, il merito è di tutto il gruppo che, come detto, ha saputo lavorare bene con impegno a favore di tutta la comunità locale.

 

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Il borgo di Montemaggiore addobbato in occasione di una edizione del Mercatino di Natale
Che Pro Loco lascia alla nuova presidente Catia Curzi?

La Pro Loco rimane quella che è sempre stata anche perché il gruppo, con qualche new entry, è rimasto sostanzialmente lo stesso.

L’augurio che faccio alla nuova Presidente Catia è quello di riuscire a mantenere un buon rapporto con tutti i componenti il nuovo Direttivo, i Soci ed anche con i collaboratori occasionali che sono molto importanti quando si preparano eventi in cui occorre l’aiuto di gran numero di persone, consideriamo anche il fatto che siamo tutti volontari!

E’ importante mantenere il collegamento con le Istituzioni locali e con le Pro Loco limitrofe. La figura del Presidente ha un ruolo molto centrale perché deve saper mediare le esigenze e le richieste del Direttivo e dei Soci e saper mantenere l’armonia nel gruppo.

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