Privatizzazione della sanità, Art.1 MPD: “Si fermi Ceriscioli, perché viceversa verrà fermato dal voto democratico fra un anno”
PESARO – Dura presa di posizione di Art. 1 MPD nei confronti del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli per le continue azioni di privatizzazione della sanità pubblica in Provincia di Pesaro. L’ultima è quella della trasformazione in casa di cura privata dell’Ospedale di Comunità di Sassocorvaro che però secondo la legge attualmente in vigore non sarebbe accreditabile. Qui di seguito la nota.
“Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico e questo probabilmente Luca Ceriscioli non lo sa ancora.
Non ci stupisce la sua scelta, in perfetta sintonia con la sua gestione dell’assessorato alla sanità della Regione Marche, di smantellare il pubblico per aprire ai privati, ma dinnanzi alla legge il governatore ha l’obbligo di fermarsi.
A nulla sono valsi gli appelli e le critiche delle associazioni poiché, a suon di delibere e di atti amministrativi, continua imperterrito, arroccandosi dietro delle cifre astratte, con la mission che si è posto: chiudere gli ospedali pubblici in favore delle cliniche private.
I giorni scorsi è toccato a Sassocorvaro, che in barba alla programmazione sanitaria vedrà chiudersi l’Ospedale di Comunità. Il delirio che balza all’occhio è che, mentre in Ancona la commissione sta esaminando la bozza di piano socio sanitario che non prevede questa ipotesi nella provincia di Pesaro Urbino, in totale assenza di trasparenza e concertazione si spalancano le porte della sanità locale ai privati, creando, per la precisione, all’interno della struttura che ospita la Casa della Salute di Sassocorvaro, una Casa di Cura Privata – denominata Villa Montefeltro di 54 posti letto di cui 42 posti letto ospedalieri più 12 di cure intermedie.
Ceriscioli deve spiegare, non a noi ma alla popolazione, come intenderà rispettare il Dm 70/2015 che prevede che non siano più accreditabili strutture con meno di 60 posti letto per acuti, poiché il limite dei 40 vale solo in caso di strutture accreditate già esistenti al 1 gennaio 2014 e questo non vale per Villa Montefeltro.
Siamo ben consapevoli delle difficoltà politiche di un governatore che da svariato tempo non gode più della fiducia della popolazione marchigiana, ma non sarà perseverando che riacquisirà la credibilità perduta.
Si fermi, Ceriscioli, perché viceversa verrà fermato dal voto democratico fra meno di un anno. Noi, dalla nostra, potremo dire di averlo avvisato”.