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Presentata la Fondazione Homobonus

La fondazione mette insieme imprenditori della Provincia di Pesaro e Urbino. Obiettivo mettere al centro le persone

fondazione homobonus
(da sinistra): Bartocetti, il vesccovo Andreozzi, il prefetto Greco, il vescovo Salvucci, il presidente della fondazione Campanelli

FOSSOMBRONE – Presentata a Villa La Cerbara la Fondazione Homobonus promossa da alcuni imprenditori della provincia di Pesaro e Urbino, che condividono principi e obiettivi per realizzare insieme una missione comune.

Un progetto di inclusione sociale che unisce diversi e importanti nomi dell’industria marchigiana alla cui guida c’è il presidente Lorenzo Campanelli, titolare della LC spa, industria del mobile di Isola del Piano.

“Realizziamo insieme il sogno di ridurre ed eliminare le condizioni di svantaggio sociale proprio di categorie deboli e non tutelate adeguatamente”. Da questo sogno nasce Homobonus, unico esempio provinciale di Fondazione con finalità benefica costituita da soli imprenditori.

L’evento a Villa La Cerbara ha visto la presenza, oltre degli imprenditori soci fondatori, di una platea di protagonisti dello scenario economico della provincia di Pesaro e Urbino nonché delle Marche. Una serata magica e piena di emozioni grazie agli interventi che si sono susseguiti, a partire da quello di Lorenzo Campanelli, dal quale tutto ha avuto inizio.

Un ampio sostegno è arrivato dal prefetto Emanuela Saveria Greco, da Monsignor Sandro Salvucci, Arcivescovo metropolita di Pesaro e alla guida dell’Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado e da Monsignor Andrea Andreozzi, Vescovo della diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola, presenti alla serata di presentazione.

“Non possiamo essere spettatori passivi, come se ciò che succede intorno a noi dipenda solo dagli altri, ma dobbiamo portare il nostro contributo personale mettendoci accanto ai più deboli, per migliorare le loro vite e il nostro futuro – è questo il pensiero profondo di Lorenzo Campanelli, principale promotore della costituzione di Homobonus, che ha mobilitato, per la nobile causa, l’intero sistema industriale della provincia.

La Fondazione Homobonus è stata costituita da Lorenzo Campanelli insieme a Roberto Selci, amministratore delegato della Biesse Group, Luigi Sperandio della Fab srl di Petriano, Tommaso Giorgi e Giovanni Giommi, che fanno parte del Consiglio direttivo.

Obiettivi principali della Fondazione sono la scolarizzazione dei bambini e la formazione dei giovani per consentire loro l’inserimento sociale e lavorativo; il rispetto dei diritti e la dignità umana; la promozione di un modello sociale caratterizzato nell’uguaglianza e nelle pari prospettive ed opportunità; le attività finalizzate a garantire il diritto alla salute e all’assistenza sociale e sanitaria in particolare dei soggetti deboli. Ogni altra azione tesa a ridurre ed eliminare condizioni di svantaggio sociale.

“Abbiamo tutti insieme la possibilità di migliorare e di realizzare il sogno di tante persone – ha detto Lorenzo Campanelli – di partecipare ai tanti doni che Dio mette a disposizione di tutti. Per questo la Fondazione metterà in atto ogni sforzo per sensibilizzare il mondo imprenditoriale a livello nazionale nell’aiutare le persone in povertà”.

“Mi complimento con i fondatori per questo progetto – ha dichiarato il prefetto Emanuela Saveria Greco – che può essere davvero d’aiuto ai ragazzi che non hanno più la possibilità di studiare per mancanza di risorse.

La nostra è una provincia che sta sicuramente meglio di molte altre, però le sacche di povertà sono dappertutto, per esempio, tra i migranti che arrivano ci sono tanti ragazzi che non hanno possibilità di aiuto.

Spero che questa fondazione, che tra l’altro vede gli imprenditori più importanti e più sensibili della provincia, così come la Chiesa che è vicina a questa Fondazione, possano fare veramente tanto per tutti coloro che hanno necessità”.

Monsignor Sandro Salvucci, arcivescovo metropolita di Pesaro e alla guida dell’Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado: “Una fondazione che mette al centro le persone può sembrare scontata ma in realtà oggi ha un valore importantissimo, quando spesso al centro dell’attività dell’uomo ci sono altri interessi, altri obiettivi. Significa aprire gli occhi alle necessità di chi è meno fortunato, di chi è nel bisogno.

fondazione homobonus pubblicoLa Fondazione mette insieme il desiderio da parte di imprenditori di fare qualcosa di utile per l’uomo. Lo fanno già creando lavoro e ricchezza, ma desiderare di fare qualcosa anche per chi è escluso allarga l’orizzonte e il cuore. Un’iniziativa lodevole, spero che molti possano seguirne l’esempio.

La Caritas – ha concluso Monsignor Salvucci – che è realtà viva all’interno della Chiesa, si prende cura dei bisogni delle persone in difficoltà e, dunque, la Fondazione può rispondere ai bisogni delle persone attraverso questa realtà stimata del territorio”.

Monsignor Andrea Andreozzi, vescovo della diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola ha detto brevemente: “Come Chiesa abbiamo rapporti molto belli con questa Fondazione, convergiamo su alcuni progetti soprattutto attraverso la nostra Caritas. Sono qui per dire davvero grazie e per stabilire una conoscenza di tutte le finalità attraverso le persone che la promuovono”.

La presentazione è stata moderata da Damiano Bartocetti, che insieme ad altri volontari fa parte della segreteria organizzativa della Fondazione (insieme a lui: Laura Silvestroni, Alessandro Oliva, Giulia Ragnetti, Virginia Romani).

La Fondazione Homobonus presenta come segno distintivo due mani che stanno per toccarsi, per poi unirsi e stringersi, simbolo di solidarietà e impegno, quello di rendere il territorio un luogo migliore, giusto e inclusivo e costruire il futuro della comunità più equo e coeso partendo dalle persone, metterle al centro, eliminando le disuguaglianze e garantendo loro dignità e sicurezza.

Obiettivi principali della Fondazione sono la scolarizzazione dei bambini e la formazione dei giovani per consentire loro l’inserimento sociale e lavorativo; il rispetto dei diritti e la dignità umana; la promozione di un modello sociale caratterizzato nell’uguaglianza e nelle pari prospettive ed opportunità; le attività finalizzate a garantire il diritto alla salute e all’assistenza sociale e sanitaria in particolare dei soggetti deboli. Ogni altra azione tesa a ridurre ed eliminare condizioni di svantaggio sociale.

Dallo statuto della Fondazione si evince una forte responsabilità nei confronti dei bambini, dei giovani e del loro futuro sociale e professionale.

Tra le altre attività previste ci sono anche quella di istituire premi e borse di studio per stimolare l’impegno verso la costruzione di una cultura della solidarietà, soprattutto tra i giovani e gli studenti. Così come di promuovere e organizzare iniziative, manifestazioni, convegni, per favorire una collaborazione tra la Fondazione ed altri enti e/o organizzazioni pubbliche e private che operano nel mondo della cooperazione nazionale ed internazionale.

Tra gli organi della Fondazione è presente il Comitato tecnico scientifico con il compito di esaminare e valutare progetti, iniziative e attività che verranno finanziati per il raggiungimento degli obiettivi statutari.

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