Il Metauro
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PNRR, il futuro in quattro lettere

Un convegno a Pesaro promosso dall’associazione “Apriti Pesaro”. Le possibili ricadute sull’economia locale.

pnrrPESARO – Il convegno è organizzato da Apriti Pesaro, associazione che parla di politica, vuole parlare di politica, chiede che si parli di politica ma non risponde a nessun appello di “appartenenza” perché la politica deve essere prima di tutto conoscenza, consapevolezza di ciò di cui si parla.

Al centro della sua attenzione tutto ciò che sono, in buona sostanza, le scelte che si fanno o non si fanno per la vita delle persone, per la città. Interessa aiutare a che si entri dentro le scelte, dentro i programmi e non ci si fermi agli auspici, agli annunci.

Mai, dagli ultimi decenni, tema ha tante possibilità di incidere nella vita delle persone quanto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mai tema rischia di essere continuamente citato, propagandato, trattato come la medicina miracolosa per ogni male, senza che se ne conoscano le origini, i contenuti, gli obbiettivi e le condizioni.

Ecco quindi che Apriti Pesaro offre a chi è interessato ad approfondire una occasione particolarmente qualificata.

L’incontro si terrà martedì 29 giugno alle ore 17.30 in presenza, per un numero limitato di partecipanti, nella sala del Consiglio Comunale (ai partecipanti sarà misurata la temperatura e dovranno indossare la mascherina in modo regolamentare), oppure si potrà partecipare collegandosi alla piattaforma Zoom https://us02web.zoom.us/j/85373587097

I relatori particolarmente qualificati affronteranno le tre chiavi di lettura di questo piano: A Marco Zecchinelli segretario della sezione Pesaro/Fano del Movimento Federalista Europeo è affidata la prima. E’ davvero questo il primo passo verso una Europa diversa da quella che abbiamo conosciuto in questi ultimi vent’anni?

Oppure i rischi insiti nei vecchi patti di stabilità, nella burocrazia europea e in una visione politica condizionata dagli egoismi nazionali sono ancora prevalenti? Quali sono i contenuti strategici di questa Next Generation EU?

Al professore Nicola Giannelli della Università di Urbino è affidata la seconda chiave di lettura. Quali sono i contenuti che il Governo Draghi ha voluto inserire nel nostro PNRR, saranno quelli giusti per riprendere un cammino di sviluppo economico culturale e civile nel nostro Paese?

Avremo la capacità di usare queste risorse in modo che fingano da miccia per riaccendere la propensione degli italiani ad investire e a imprese internazionali ad avere fiducia nel nostro paese e contribuire così a creare lavoro, qualità ambientale, innovazione tecnologica?

Al presidente dell’ISTAO Marche Pietro Marcolini grande conoscitore e studioso delle economie del nostro territorio, è affidata invece la terza e ultima chiave di lettura. Vi saranno ricadute concrete di tutto questo programma sul territorio marchigiano e nella provincia di Pesaro e Urbino? Come ci dobbiamo predisporre noi qui per fare in modo che questo accada, che si crei l’ambiente adatto a massimizzare l’effetto positivo del PNRR sulle nostre imprese, sulle nostre famiglie sul territorio che viviamo?

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