Il Metauro
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“Piste da sci sul Catria, basta con l’ipocrisia di Provincia di Pesaro e Regione Marche”

Le associazioni ambientaliste denunciano lo spreco di denaro pubblico

lupus manifesta catriaPESARO – In una nota congiunta l’ Alleanza della Associazioni Ambientaliste Marchigiane denuncia l’ipocrisia di Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino che nel silenzio, continuano a finanziare nuovi impianti per le piste da sci sul massiccio del Catria.

“Nel silenzio più generale – si legge nella nota – la Regione Marche e la Provincia di Pesaro e Urbino proseguono con la distruzione ambientale del Monte Acuto nel massiccio del Catria, in barba a tutti i roboanti impegni contro i cambiamenti climatici. L’ampliamento e la creazione di nuove piste da sci, la ristrutturazione e la realizzazione di nuovi impianti di risalita non sono solo la causa di gravi danni all’ambiente montano, ma uno spreco assurdo di soldi pubblici.

Con determina n.1190 del 14.11.2019 il dirigente del “servizio 6, pianificazione territoriale ed urbanistica” della Provincia di Pesaro ed Urbino ritiene che la realizzazione dell’innevamento artificiale sul Catria non necessiti di una di Verifica di Impatto Ambientale. Direte voi: certo se per la provincia di Pesaro ed Urbino non era da assoggettare a VIA tutto il progetto sciistico complessivo, cosa volete che sia un semplice particolare?

La dirigente della PF “trasporto pubblico locale, logistica e viabilità” della Regione Marche autorizza lo scorrimento della graduatoria dei finanziamenti concedendo la somma di ulteriori € 1.004.100,50 per realizzare l’impianto di innevamento e bacino idrico sul Catria. Direte voi: Certo la legge prevede lo scorrimento della graduatoria e quindi cosa volete farci?

Sempre la stessa dirigente, su proposta del RUP, decide la proroga di un altro anno per la fine dei lavori perché arriva l’inverno!Direte voi: E si sa che l’inverno arriva dopo l’autunno, no? Con chi ve la prendete quindi voi ambientalisti? Con dei funzionari?

Noi in verità ce la prendiamo con gli amministratori pubblici che governano questi Enti, che mentre fingono di credere nella tutela ambientale e nel contrasto ai cambiamenti climatici, continuano nello sfascio del territorio fregandosene delle future generazioni; per di più sperperando fondi regionali in scelte senza futuro, quando c’è un bisogno estremo di fondi in altri settori, come  la ricostruzione post  terremoto, la sanità pubblica, l’edilizia scolastica e molte altre priorità”.

L’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste Marchigiane è composta da: Club Alpino Italiano (Pesaro), Forum Paesaggio, Italia Nostra, Lega Anti Caccia, Lega Anti Vivisezione, Lega Italiana Protezione Uccelli, Lupus in Fabula, Federazione Pro Natura, WWF Italia).

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