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Materiali radioattivi in transito al Porto di Ancona, servono più controlli

La consigliera regionale Romina Pergolesi chiede controlli più stringenti. L'automezzo conteneva rifiuti metallici è risultato negativo ai controlli nel porto.

romina_pergolesi_cinque_stelleANCONA – Sospetto camion radioattivo proveniente dall’Uzbekistan sbarcato al porto di Ancona e in transito in Vallesina.

È quanto accaduto lo scorso settembre allo scalo dorico. «Un fatto gravissimo», così l’ha definito Romina Pergolesi, predisponendo immediatamente una mozione  per impegnare la giunta Ceriscioli «ad attivarsi presso il Ministero della Salute, l’Agenzia delle Dogane e l’Autorità Portuale affinché facciano i dovuti controlli per garantire la salubrità dei prodotti importati nel nostro territorio».

Atto che oggi, in Assemblea Legislativa Marche, è stato approvato all’unanimità da tutte le forze politiche.

Secondo la consigliera regionale, «si dovrebbe evitare la libera circolazione sulle strade di materiali del genere, anche perché, nel caso in cui il mezzo venisse coinvolto in un grave incidente, si potrebbe verificare una contaminazione dell’ambiente e dei cittadini. Quel carico potenzialmente radioattivo, in linea teorica, non avrebbe dovuto nemmeno toccare terra».

L’autotreno conteneva rifiuti metallici ed è risultato negativo al controllo radiometrico effettuato dalla Dogana nel Porto di Ancona, ma una volta arrivato nella ditta di gestione e smaltimento di Jesi, il portale di cui si è dotata l’azienda, a tutela dei propri dipendenti, ha dato esito positivo.

Sono quindi arrivati i carabinieri e l’Arpam di Ancona, allertati dal proprietario dell’azienda, che hanno accertato irregolarità nella documentazione, elevando sanzioni a carico dei responsabili e il sequestro del rimorchio con annesso materiale da smaltire.

«Ho chiesto controlli più stringenti, ringrazio l’Assemblea Legislativa per aver accolto questa mia istanza – evidenzia la consigliera Pergolesi -. Spero davvero che il Ministero della Sanità dimostri una sensibilità maggiore rispetto alcuni parlamentari marchigiani del 5stelle che non si sono voluti interessare del problema. È necessario fornire adeguati strumenti a salvaguardia della salute e dell’ambiente».

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