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M5S: “Stop alla privatizzazione dei reparti ospedalieri”, la destra vota contro

Approvato in consiglio comunale l'ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiede di fermare gli affidamenti esterni per gestire i reparti degli ospedali marchigiani. La destra vota contro.

consiglieri movimento 5 stelle fanoFANO – Nella ultima seduta il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle, nell’ambito di un’azione politica regionale, per fermare il ricorso sistematico agli affidamenti esterni dei servizi medici nei reparti degli ospedali marchigiani.

“Il fenomeno – affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Mazzanti, Panaroni e Fontana – è dilagato in tutto il territorio regionale e non risparmia gli ospedali di Fano e Pesaro, che vedono il pronto soccorso e la pediatria cadere in mano a società private non per tamponare una situazione temporanea di emergenza, ma con una prospettiva strutturale (per un periodo massimo di tre anni e un importo che può arrivare a circa 13 milioni di euro).

Si tratta quindi di una scelta politica precisa della giunta Acquaroli, che in campagna elettorale prometteva la rivoluzione copernicana dopo la stagione Pd-Ceriscioli, privilegiando la sanità pubblica, e invece ora si ritrova a spalancare la porta al business delle privatizzazioni, utilizzando personale selezionato con criteri meno rigorosi di quello del servizio sanitario.

Da alcuni interventi – continuano i consiglieri – ci è sembrato di cogliere che si stia pensando ad esternalizzare persino il punto nascita! La Regione si trincera dietro il problema della carenza di medici, ma allora perché i privati li forniscono assicurando loro un compenso, pagato con soldi pubblici, che arriva a tre volte tanto (si parla di circa 9000 euro al mese) quello dei medici dipendenti del servizio sanitario?

È questo il riconoscimento per chi si è speso con professionalità e spirito di sacrificio durante le fasi più dure della pandemia?

Il centrodestra dimentica di aver inaugurato, con l’ultimo governo Berlusconi, la stagione di spending review che tanto male ha fatto alla sanità pubblica del nostro Paese. Quando il Movimento 5 Stelle ha espresso il ministro della salute, tra le altre cose è stato superato l’irresponsabile tetto alla spesa per il personale. Ora aspetteremo al varco il nuovo governo Meloni per capire se intenderà lavorare per sradicare questo sistema scellerato.

Finché non era al governo della Regione e si trattava di attaccare Ceriscioli e il Pd, Lega e Fratelli d’Italia sembravano condividere la nostra linea, e proprio ripetendo certi slogan come un mantra hanno vinto le elezioni regionali. Ora i ruoli si sono ribaltati: il centrodestra ha votato contro il nostro atto, il centrosinistra a favore. Sono le magie della politica!
Il Movimento 5 Stelle invece non ha cambiato idea e rimane fermo sulle proprie posizioni”.

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