Indigenti lasciati senza pasti dal comune, il sindaco chiarisce
Botta e risposta a distanza tra Michele Chiarabilli e il primo cittadino di Fossombrone Gabriele Bonci
FOSSOMBRONE – La minoranza consiliare solleva il caso della mancata consegna, da oltre una settimana, dei pasti a domicilio a persone con problematiche di autosufficienza.
“Venuti a conoscenza – ha dichiarato Michele Chiarabilli, capogruppo di minoranza – abbiamo chiesto al sindaco ed alla giunta di intervenire immediatamente ma queste persone ancora non stanno ricevendo nulla!”.
Un accento particolare viene posto sul fatto che un sindaco a tempo pieno dovrebbe intervenire immediatamente per risolvere questioni cosi delicate.
Il sindaco Gabriele Bonci replica affermando che: “In questo momento così delicato per l’intero Paese c’è la minoranza consiliare che non perde occasione per polemizzare e gettare fango sull’Amministrazione.
Voglio chiarire in maniera netta che nessuno è stato abbandonato al suo destino.
Con la chiusura delle scuole viene ovviamente sospeso anche il servizio di refezione scolastica, quindi non vengono preparati nemmeno i pasti destinati ai 5 cittadini che usufruiscono del servizio “pasti a domicilio”, dato che è da li che provenivano.
L’ufficio preposto – continua la nota del sindaco – ha immediatamente e direttamente contattato i 5 fruitori per avvisarli ed assicurandosi che per quel periodo gli stessi si fossero potuti organizzare attraverso familiari e/o volontari.
Una volta ricevute le dovute rassicurazioni l’ufficio ha comunque continuato nei giorni successivi a monitorare la situazione e non sono pervenute segnalazioni di disagio.
Visto però il prolungarsi della sospensione delle attività didattiche, l’ufficio si è già attivato per ripristinare quanto prima il servizio di fornitura del pasto a domicilio con altre modalità”.