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Il 2020 è l’anno di Raffaello Sanzio, “Ma Urbino è pronta?”

Le riflessioni della CISL sull'offerta ricettiva e di servizi della città ducale

raffaello sanzioURBINO – “Sembra che questo 2020, si sia presentato come l’anno d’oro per Urbino. Prima l’agenzia Lonely Planet, poi l’afflusso record di visitatori alla Galleria delle Marche per la mostra su Raffaello ed infine il New York Times che la inserisce tra le città da visitare in questo anno appena iniziato.

Indubbiamente – afferma Leonardo Piccinno della CISL Urbino – un gran meritato risultato che riconosce il valore di questa città, che rappresenta a giusta ragione storia, arte, cultura e territorio, non solo delle Marche, dell’Italia, ma del mondo intero in quanto Patrimonio riconosciuto dell’Unesco.

Raggiungere livelli di aspettative come queste è un percorso difficile che richiede sforzi e sacrifici di anni, come è altrettanto difficile e rischioso raggiungerli se non si è all’altezza della sfida e per questo, sorge spontanea la domanda in questo momento di esultanza: ‘Ma Urbino è pronta?’

Se si guarda al periodo che va dal 26/12/2019 al 6/1/2020, che ha visto l’afflusso di 23.256 visitatori alla Galleria Urbinate (4.305 solo il gennaio, prima domenica gratuita dell’anno), non sempre le persone hanno trovato la disponibilità del sistema ricettivo, ristorativo e commerciale, e viene da pensare che oltre alla storica inadeguatezza delle infrastrutture ricettive, ciò che è fortemente indietro è la cultura dell’accoglienza e dell’offerta di servizi.

È anacronistico investire con l’idea di proiettarsi verso un turismo diffuso e globalizzato per poi farsi trovare impreparati a gestire l’ interesse dei turisti e degli stessi urbinati.

Con questi presupposti diventa preoccupante pensare al 2020 come l’anno delle celebrazioni per la morte di Raffaello (veicolato a livello internazionale da così qualificati soggetti internazionali), che vedrà certamente l’arrivo di turisti che sarebbe grave non soddisfare opportunamente.

Ad anno ormai iniziato, oltre alle manifestazioni di giubilo per gli altolocati e qualificati assist promozionali, non ci sembra che sia stato condiviso e divulgato un piano che coinvolga tutte le Parti Sociali, Datoriali, Università, su come ci si è organizzati per gestire l’accoglienza alberghiera, la ristorazione, il sistema dei collegamenti e dei trasporti, storicamente inadeguati a rispondere a un prevedibile elevato afflusso di arrivi.

Vogliamo augurarci che queste preoccupazioni saranno presto disperse dalla presentazione di un Progetto idoneo e soprattutto da un cambio di passo culturale generale, dove il turista e gli studenti universitari siano considerati un bene “prezioso” e non… un fastidio indesiderato”.

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