I vincitori del Premio Frontino Montefeltro 2023
La giuria del Premio Nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro” ha decretato i vincitori della XLII edizione. Le premiazioni a fine settembre nello splendido Convento di Montefiorentino
FRONTINO – La giuria del Premio Nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro”, presieduta dal Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo, Giorgio Calcagnini, ha decretato i vincitori della XLII edizione del premio creato da Bo nel 1981 assieme all’allora sindaco di Frontino Antonio Mariani.
“Si tratta di un parterre ancora una volta particolarmente prestigioso per una edizione che guarda al futuro” dichiara Andrea Spagna, Sindaco di Frontino. “Grazie al contributo dell’Università di Urbino, presto inaugureremo un ricco sito internet con tutto l’archivio documentario e fotografico del premio dalle origini ai giorni nostri, dal quale ne emergerà lo spessore grazie ai grandi personaggi della cultura italiana giunti al Convento di Montefiorentino in questi 42 anni”.
Ed ecco i vincitori dell’edizione 2023:
Sezione “Ambiente” a cura del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello
Vincitore: CORPO FORESTALE DELLO STATO per i 200 anni dalla fondazione.
Sezione “Antonio Mariani” per la sperimentazione scolastica.
Vincitore: POLO SCOLASTICO 2 “G. TORELLI” di Fano
Liceo Scientifico Statale.
Sezione “Cultura del Montefeltro”
Vincitrice: Maria Bartolomeoli per l’opera ALLA GUERRA NON SI PUO’ CREDERE Testimonianze di reduci isolani 1940 – 1945, Ideostampa Edizioni, Colli al Metauro (PU), 2022.
Sezione “Umane Diversità” a cura del Gruppo Atena SRL
Vincitore: Giovanni Lani, giornalista, redattore, autore di film e documentari.
Sezione “Letteratura come vita”
Vincitrice: Silvia Ballestra, per la sua attività letteraria e per l’opera La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza 2022.
Sezione “Personaggio”
Roberto Burioni, virologo, immunologo e divulgatore scientifico italiano.
Come da tradizione, cerimonia a fine settembre nello splendido Convento di Montefiorentino, nel comune di Frontino, celebre anche per la Cappella dei Conti Oliva con il capolavoro di Giovanni Santi, padre di Raffaello.