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I dubbi sul progetto di restauro dei giardini storici di Villa Caprile

Italia Nostra Pesaro e La Lupus in Fabula intervengono sul progetto esecutivo del restauro dei giardini storici di Villa Caprile.

villa caprilePESARO – “Le Associazioni Italia Nostra-Pesaro e La Lupus in Fabula, presa visione degli allegati del progetto esecutivo per il restauro dei giardini di Villa Caprile, sono sempre più preoccupate per gli effetti dell’atteggiamento autarchico degli Uffici della Provincia e dei tecnici incaricati.

Infatti, sebbene grazie alle prescrizioni date dalla Soprintendenza in fase di approvazione del progetto preliminare, siano stati eliminati l’impianto fotovoltaico previsto a lato del giardino principale e i pergolati davanti alle serre del secondo giardino, tutte le altre prescrizioni date sembra che non siano state recepite.

Rimane soprattutto l’impatto della rampa zizagante lato Pesaro – che imporrà importante sterri e riporti e muri di consolidamento – giustificata con l’accessibilità ai portatori di handicap; tra l’altro non a norma se riferita a quanto contenuto agli artt. 8.1.11 e 8.2.1 che non considerano “accessibile” il superamento, con rampe, di un dislivello superiore a mt 3,20.

Solo la prima rampa copre una differenza di quota a norma di mt 1,74 mentre per raggiungere le altre quote d’accesso occorrono rampe che superino ml 3,86 l’una e ml 4,70 l’atra.

Ma al di là di questa non rispondenza normativa la scelta della rampa appare invasiva nel contesto e non idonea alla composizione architettonica del Giardino.

Rampa e nuove pavimentazioni, sono giustificate con l’accessibilità ai portatori di handicap, tema a noi molto caro, facilmente risolvibile. come viene fatto in tutti i giardini storici, dotando il giardino di presidi idonei allo spostamento al servizio degli utenti; vedi il giardino di Hanbury in Liguria, che ha presidi che permettono di muoversi autonomamente.

Fanno ancora mostra di sé in progetto, in grande quantità e varietà, i banali dettagli da catalogo di arredo urbano, in “acciaio corten”, quali: panchine, fontanelle, cestini e gli appoggi ischiatici; paradossale questa scelta di supporti in acciaio per rampicanti realizzati sempre con una base in corten e traliccio in tondino di ferro zincato e verniciato che verranno posti nella parte terminale del primo giardino per “evocarne” la dimensione originale!

Paradossali ci sembrano poi i supporti per i rampicanti realizzati sempre con una base in corten e traliccio in tondino di ferro zincato e verniciato che verranno posti nella parte terminale del primo giardino per “evocarne” la dimensione originale!

Definiamo paradossale questa scelta progettuale perché, ammesso che con il sole che batte in quel punto i poveri rampicanti possano crescere su un supporto di ferro zincato, il metro e trenta di altezza previsto annullerà il cannocchiale prospettico sul paesaggio che è alla base del progetto dei giardini di Villa Caprile.

Confermata è la sostituzione delle attuali pavimentazioni drenanti dei giardini, realizzate in terra battuta e ghiaino, con terra stabilizzata con leganti e aggregato cementizio del tutti inidonei sia con la storia del luogo sia per la ridotta capacità drenante rispetto all’attuale situazione.

Vogliamo sottolineare che per realizzare tali pavimentazione è obbligatorio, come è dichiarato dal progetto, realizzare scavi in alcuni casi fino a 36 cm e utilizzare macchinari a rullo e vibranti in luoghi che non possono essere sottoposti a tali sollecitazioni.

L’ultima, ma non ultima, preoccupazione riguarda gli abbattimenti degli alberi per i quali ci sembra ci sai una incongruenza fra i pochi indicati negli elaborati grafici e quelli previsti nel computo metrico estimativo che, senza specificare dove avverranno, ma indicando solo le dimensioni delle piante (fino a 6, fra 6 e 10 e fra 10 e 15), ne prevede ben 60, di alberi da abbattere!

Infine dagli elaborati allegati al progetto, abbiamo potuto verificare anche il costo totale dell’intervento che ammonta a 1.352.043,95 euro: non siamo in grado di dire se sia o meno congruo ma sicuramente colpisce che per i supporti per i rampicanti di cui abbiamo parlato siano previsti 668,7 euro per metro lineare”.

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