E’ possibile ancora parlare di futuro?
Sabato 4 febbraio a San Costanzo conversazione con Giacomelli, Kammerer e Alfieri
SAN COSTANZO – Prosegue la rassegna di incontri alla Biblioteca Comunale Don Antonio Betti di San Costanzo con un graditissimo ritorno: sabato 4 febbraio alle ore 17.30 si confronteranno sul futuro del nostro pianeta il priore di Fonte Avellana Gianni Giacomelli e i docenti universitari Peter Kammerer e Luigi Alfieri.
L’incontro, intitolato È possibile ancora parlare di futuro?, sarà moderato da Fiorenzo
Martini ed è organizzato da Biblioteche CoMeta in collaborazione con il Comune di San Costanzo – Assessorato alla Cultura.
Ormai da qualche anno si assiste a un mutamento di filosofia della storia. A partire almeno
dall’Illuminismo la visione storica dell’Occidente privilegia il futuro, come dimensione salvifica e
risolutiva, poi le due guerre mondiali e Auschwitz hanno come invertito il corso della storia.
Il tempo storico può portare non solo la lotta, il conflitto (cosa perfettamente compatibile con
l’attesa salvifica), ma il disastro, il non senso, la sofferenza senza fine e senza senso.
Oggi il futuro può significare miseria, devastazione nucleare, catastrofe climatica. Si prospettano, e sono assai credibili, scenari apocalittici non più finalizzati a una redenzione. Abbiamo perso il futuro? Possiamo riconquistarlo?
Gianni Giacomelli, monaco camaldolese, è nato a Bruxelles da genitori italiani originari di Belluno. All’età di soli tre anni rientra in Italia con la famiglia, dove seguirà i suoi studi, liceo classico, laurea in giurisprudenza a Padova e qualche esperienza lavorativa. Nel 2000 entra in monastero nella congregazione camaldolese dell’Ordine di San Benedetto e si laurea in Teologia cattolica presso l’Università di Strasburgo.
Dopo un anno di permanenza a Fonte Avellana viene ordinato presbitero e inviato presso una comunità camaldolese in Brasile. Di nuovo a Fonte Avellana, nel 2011 ne diviene priore. È un attivissimo organizzatore e protagonista di eventi culturali sui temi della teologia, della filosofia, della sociologia e di attualità.
Peter Kammerer, intellettuale tedesco, da molti anni vive e lavora in Italia, è stato docente di
Sociologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Urbino, ha tradotto in tedesco
testi di Pier Paolo Pasolini e Antonio Gramsci.
Insieme alla moglie Graziella Galvani, ha tradotto in italiano testi di Tankred Dorst, Heiner Müller, Franz Xaver Kroetz. Critico teatrale e letterario, collabora con la rivista Lo Straniero. Per Feltrinelli ha curato diverse opere di Karl Marx, in particolare Antologia. Capitalismo, istruzioni per l’uso (2007, insieme a Enrico Donaggio), Il Manifesto del partito comunista (2017) e i Manoscritti economico-filosofici del 1844 (2018).
Luigi Alfieri, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Catania, è professore ordinario alla
Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino, insegna Filosofia Politica, Socio-Antropologia
politico-culturale e Antropologia delle Religioni. Si è occupato del pensiero di Nietzsche, di Hegel,
di mitologia e di simbolica politica, con particolare attenzione al problema del rapporto tra violenza e ordine. Innumerevoli le sue pubblicazioni, fra cui ricordiamo: Storia e mito: una critica a
Eliade; Apollo tra gli schiavi: la filosofia sociale e politica di Nietzsche, 1869-1876; Abissi:
meditazioni su Nietzsche con Domenico Corradini; Figure e simboli dell’ordine violento: percorsi fra antropologia e filosofia politica con Cristiano Maria Bellei e Domenico Sergio Scalzo.
L’ingresso all’incontro del 4 febbraio è gratuito e non è necessaria la prenotazione.