Il Metauro
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Dipende da Noi: “Ricci senza rispetto per democrazia ed istituzioni”

Dura critica del Movimento civico contro le dichiarazioni del Sindaco di Pesaro Matteo Ricci sulla emergenza idrica. Non servono le battaglie tra comuni della costa ed entroterra

risparmio acqua ordinanza okPESARO – “Dopo la presa di posizione dei sindaci di Cagli e Cantiano che hanno chiesto alla regione la convocazione urgente  del comitato provinciale di Protezione Civile per chiedere di chiudere il Pozzo Burano, riserva strategica cui ricorrere nelle sole situazioni emergenziali e per il tempo strettamente necessario ad arginare le crisi idriche;

dopo che i sindaci stessi hanno precisato che intendono avere analisi e valutazioni puntuali dei dati di monitoraggio relativi all’apertura del Pozzo chiedendo peraltro alla Regione una assemblea pubblica sull’argomento, riteniamo quanto meno irrispettoso il tentativo del Sindaco di Pesaro Ricci di scavalcare i colleghi e la Regione con dichiarazioni che appaiono contraddistinte dalla volontà di esercitare una forte pressione.

Dopo il voto all’unanimità del Consiglio Comunale di Fermignano contro la costruzione dell’invaso nell’alta valle del Candigliano ed a favore della lotta alla dispersione delle condutture ed alla ripulitura degli invasi già esistenti, dopo le prese di posizione di associazioni e movimenti per una gestione più corretta da parte di MarcheMultiservizi del problema delle risorse idriche e della loro utilizzazione,

troviamo che ridurre il tutto a “O si apre il Burano o si fa il nuovo invaso” (Ricci sul Resto del Carlino) sia una semplificazione eccessiva e arbitraria, tant’è che lo stesso Ricci, qualche ora dopo si accorge forse di aver palesato troppo brutalmente il suo pensiero e con un post di facebook, in tono meno assertivo, prende finalmente anche lui posizione sulle perdite nelle condutture (compito di Marchemultiservizi?) e sulla pulizia degli invasi (che, dice, è compito di Regione ed ENEL) ma conclude di nuovo con la necessità di prendere l’acqua dal Pozzo del Burano.

Nessun cenno alle giuste richieste dei sindaci di Cagli e Cantiano (senza rispetto per democrazia ed istituzioni) e senza indicazioni in generale ed ai suoi cittadini sulla necessità di un controllo.

La battaglia dei cittadini, dei sindaci dei comuni dell’interno non è una battaglia egoistica o di contrapposizione tra costa e entroterra (anche se ne avrebbero ragione avendo in questi anni perso sanità, scuole, collegamenti viari, uffici, servizi), ma una battaglia che riguarda tutti i cittadini della provincia. Anche quelli delle generazioni future”.

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