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Cure drastiche per gli alberi dell’ospedaletto di Fano

L'associazione naturalistica La Lupus in Fabula interviene su un intervento "drastico" di potatura alberi nell'area dell'Ospedaletto di Fano

Foto 2 Ospedaletto(1)FANO – “A Fano e dintorni continua l’accanimento potatorio verso gli alberi, con casi che
settimanalmente denunciamo – afferma Flavio Angelini, presidente dell’Associazione La Lupus in Fabula.

“L’ennesimo episodio – continua la nota – si è verificato all’ex Ospedaletto dei bambini di Fano, in via Tazzoli, dove per i soliti motivi di sicurezza è passata come una motosega gigante che ha troncato tutte le porzioni di alberatura che sporgevano dalla rete di  recinzione posta sul retro dell’edificio, operando dei tagli anche su branconi di notevoli dimensioni.

Gli stessi operatori hanno ammesso informalmente che si trattava di un taglio agronomicamente sbagliato ma avevano ricevuto l’ordine di procedere in tal modo. Per decenni non è stato fatto nessun intervento di corretta manutenzione ma siccome è caduto due mesi fa un brancone di un pino, qualcuno (sarebbe trasparente sapere chi) ha deciso un intervento così drastico.

Foto 1 OspedalettoTra l’altro il taglio, fatto nelle giornate più fredde dell’anno, con delle gelate che danneggeranno ulteriormente gli alberi semi capitozzati, porterà anche ad uno squilibrio delle piante che si troveranno una struttura molto asimmetrica.

La balla della sicurezza non tiene più: una potatura eccessiva rende la pianta più insicura, sia rispetto alla tenuta delle radici che dei futuri rami che l’albero rigetterà; se su altre vie della città (vedi via Aporti), anche molto trafficate, si sono finalmente fatte potature degne di questo nome, perché la stessa cosa non poteva essere fatta sul retro dell’Ospedaletto, una zona verde frequentata solo da pochi pedoni e ciclisti?

Abbiamo telefonato all’inizio dei lavori, lunedì mattina, alla Polizia Ambientale del Comune di Fano, per comunicare quanto stava succedendo, ci era stato promesso un sopralluogo, di cui non sappiamo l’esito, ma l’operazione di taglio selvaggio è proseguita tranquillamente fino a martedi.

Abbiamo tentato ripetutamente di metterci in contatto con i responsabili dell’ex ospedaletto ma non ci ha mai risposto nessuno. Chiediamo all’Asur, proprietaria dell’immobile, perché accanirsi cosi su una vegetazione che aveva anche il valore di abbassare la temperatura di vari gradi
rispetto alle strade circostanti del quartiere.

Chiediamo al Comune e alla Polizia Urbana perché non viene applicato il Regolamento Comunale sul Verde Urbano che vieta questo tipo di interventi. A cosa servono leggi e regolamenti senza controlli e sanzioni?

Sappiamo che sono previsti interventi edilizi importanti per l’Ospedaletto: solleviamo fin d’ora il problema della salvaguardia del suo boschetto interno; è ipocrita mettere a dimora nuovi alberi in fitocella se non rispettiamo quelli adulti che ci offrono già adesso servizi ecosistemici importanti e sempre più indispensabili”.

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