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“Ciao Augu”, il saluto ad Augusto dalla sua scuola

Il ricordo di Augusto degli insegnanti e dei suoi amici studenti dell'Istituto Donati di Fossombrone

augusto_donati_1Augusto, ragazzi,
Ci sono momenti in cui noi, i vostri insegnanti, vorremo avere uno zaino in spalla e non una borsa nella mano destra e qualche libro sull’altra; ci sono momenti in cui, piuttosto che occupare una sedia solitaria dietro la cattedra, vorremmo sederci tra voi, in un banco così basso che se la sedia è troppo alta, sotto non ci entrano le gambe; vorremmo dirvi che vi vogliamo davvero bene, anche se si potrebbe pensare che se te lo dice il compagno o la compagna di banco è sicuramente più credibile che se te lo dice un prof.
Ci sono momenti in cui vorremmo guardare la realtà dal vostro punto di vista, per potervi ascoltare come fa un amico, per poter ritrovare il gusto di avere la vostra età, per poter gioire di cose semplici, del primo innamoramento, dei racconti del fine settimana, delle cavolate fatte in gita. Noi che, nella nostra pochezza e con i nostri limiti, cerchiamo di aggiungere qualche piccolo tassello nel fantastico puzzle che è la vostra vita; che proviamo a capirvi spesso senza riuscirci, che, anche se non sempre riusciamo a farvelo capire, condividiamo le vostre gioie e ci rattristiamo delle sconfitte; noi che, soprattutto, vorremo potervi dire che la vita è sempre bella.
Noi, oggi, siamo davvero con voi, tra di voi, come voi: attoniti davanti all’inspiegabile, all’inaccettabile, all’assurdo. Noi oggi ci sentiamo inermi e non c’è un registro di classe dietro al quale barricarci né nessun libro in cui trovare le parole giuste.
Oggi davvero facciamo tutto insieme: piangiamo, ci abbracciamo, ci diamo pacche sulle spalle, ci scambiamo sguardi e parole di conforto.
Augusto,
oggi la cattedra, il posto da insegnante, addirittura l’ufficio del dirigente lo lasciamo a te: alla tua affabilità, al tuo sorriso, al tuo modo di fare sempre allegro e cordiale, alla grinta nello svolgere al meglio il ruolo di rappresentante d’Istituto, al tuo desiderio innato di aiutare chi ne ha bisogno, sia a scuola che fuori.
Oggi sei tu che ci interroghi, che ci fai ragionare sul significato della vita, su quanto sia doveroso dare la massima importanza a qualsiasi momento della giornata, all’amicizia, alla famiglia, all’amore, ai valori veri e sani, alle piccole gioie.
Non darci valutazioni negative se a volte siamo distratti e non ci pensiamo; aiutaci invece ad aprire gli occhi, a stupirci di fronte al miracolo della vita, a portare ovunque il tuo sorriso.

gli insegnanti

 

augusto_donati_2Ciao Augu,
non è possibile, non riusciamo ancora a crederci, tutti ci ripetiamo incessantemente queste parole da quella maledetta sera.
Abbiamo sperato, pregato che non fosse vero, ma non è stato così.
E’ straziante pensare di tornare a scuola e non vederti, puntualmente seduto in ultima fila, sempre sorridente, sempre con la battuta pronta, strappaci i libri, scarabocchia i quaderni, continua a farlo da lassù.
Leggi in modo strano e facci ridere tutti, chiedici aiuto mentre i prof. ti interrogano e tu come sempre non avevi studiato abbastanza.
Vogliamo ricordarti così, per quello che eri: un ragazzo, un compagno di classe sempre sorridente, convinto di sé, un rappresentante di Istituto che trovava sempre la soluzione a tutto.
Ti ricorderemo perché, anche nei momenti di tensione, mentre noi, tutti presi dall’ansia pre-esame, tu vivevi questo periodo come se fossi già in vacanza, cercando sempre di sdrammatizzare, vestito elegante e con i capelli sempre perfetti.
Non si è mai pronti alla perdita di un caro amico, ma noi proprio non riusciamo ad accettarlo e ci chiediamo perché sia dovuto succedere, come sia possibile che la mattina scherzavamo insieme e la sera stessa ci hai lasciato per sempre.
Hai portato via con te una parte di ognuno di noi, la 5°RIM non è più la stessa senza di te, eri un pilastro, eri TU.
Questo ci fa sentire impotenti, ci fa capire che la vita non è nostra; in testa ci ronzano tante domande che però rimangono senza risposta.
Ti ricordi quando, solo un mese fa, scherzando ci dissi di vivere appieno la vita mandandoci quella maledetta foto. “Se un giorno la velocità dovesse uccidermi, non piangete, perché io in quel momento stavo sorridendo” c’era scritto.
Speriamo che ora tu stia sorridendo davvero, perché è proprio grazie a quel sorriso se ora troviamo la forza di guardare avanti.
Nonostante l’unica cosa che abbiamo voglia di fare sia rimanere tutto il giorno a letto a piangere, la nostra vita continua e tutti noi sappiamo che Augu non vorrebbe vederci così.
In 5°RIM saremo sempre in 18 e tutti insieme ci faremo forza per ricominciare, per noi e per te.
Proteggici da lassù, ci mancherai tanto.
CIAO AUGU!

I tuoi compagni di classe

augusto_donati_3Siamo tutti qua, oggi, per rendere omaggio a una persona speciale che venerdì sera ha perso la vita tragicamente.
Purtroppo la morte non guarda in faccia a nessuno, non importa che tu sia ricco o povero, buono o cattivo, prima o poi busserà alla nostra porta.
Augu aveva quasi 20 anni, sempre sorridente, educato, per alcuni di noi era un compagno di scuola, un amico, un fratello, un collega.
Aveva tutta una vita davanti ancora e nonostante ciò lei se lo è preso.
Aveva da poco festeggiato i 100 giorni, tra poco quindi avrebbe dovuto dare l’esame e uscire da questa scuola e invece purtroppo non se ne andrà mai più.
Le giornate a scuola non saranno più le stesse, le assemblee non saranno più le stesse purtroppo. Comprendiamo la reale importanza di una persona solo quando la perdiamo, sempre troppo tardi.
Vogliamo sempre ciò che non abbiamo, inseguiamo beni materiali che non hanno valore, trascurando ciò che è realmente importante, i nostri famigliari, le persone che ci sono vicine e la vita, noi che siamo fortunati di essere ancora qui, dovremo ringraziarla ogni giorno perché potrebbe essere l’ultimo e sorridiamo alla vita come faceva Augu. Ed è così che dobbiamo cercare di superare questo episodio, sorridendo. La vita va comunque avanti e non si può tornare indietro, non si può più cambiare niente.
Forse oggi ci concederà di essere tristi per lui, capiscici… ma bisogna andare avanti.
Ricordo che un giorno stavamo parlando di quanto ci piacesse andare veloci con le nostre macchine, di quanto ci piacesse spingere quel maledetto pedale, di tutte quelle volte che abbiamo rischiato un disastro ma che è sempre andato bene e nonostante ciò come se non imparavamo niente, quel brivido ci piaceva troppo.
Due bambini, sembravamo esattamente due bambini.
Augu mi ha pure citato quella famosa frase associata a Paul Walker., l’attore di Fast and Furious morto anche lui in un incidente. Augu mi ripetè: “Se un giorno sarà la velocità ad uccidermi, non piangete per me perché in quel momento io ero felice”.
Voglio pensare che, in quell’istante prima che tutto andasse male, lui fosse felice. E’ così che ce lo dobbiamo ricordare, col sorriso.
Di conseguenza alzo la testa e sorrido a mio fratello che mi stà guardando dall’alto.

I tuoi “colleghi” rappresentanti d’Istituto.

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