LUCREZIA – Sono partiti i sondaggi nell’area di via Corvina a Lucrezia dove dovrebbe sorgere la centrale elettrica progettata da Terna.
Il Comitato “NO CENTRALE” è nuovamente intervenuto sulla questione giudicando “intollerabile la mancanza di trasparenza dell’Amministrazione del Comune di Cartoceto.
Riteniamo intollerabile – aggiungono i rappresentanti del comitato – l’arroganza del silenzio dell’Amministrazione del Comune di Cartoceto, sorda a qualsivoglia richiesta di accesso agli atti pubblici!
L’amministrazione del Comune di Cartoceto – continua la nota – non ha mai dato risposte concrete e scritte a quanto richiesto fin da Settembre 2021.
Il 3 gennaio, tramite il nostro legale sono state inviate le seguenti richieste di accesso agli atti:
– le osservazioni presentate dal Comune di Cartoceto a TERNA nell’ambito della procedura di consultazione pubblica sull’opera conclusa in data 15.11.2021 e i riscontri alle osservazioni rese da TERNA a riguardo;
– tutti i verbali degli incontri tenuti dal Comune, anche alla presenza di eventuali altre autorità e del pubblico o di terzi, con TERNA SPA in relazione al progetto compresi gli incontri del 14.09 2021, 30.09.2021 e 7.10.2021 e altri eventuali incontri tenuti dall’Amministrazione non conosciuti in relazione al medesimo progetto
– una serie di richieste di tipo ambientale”.
Il termine entro il quale il comune avrebbe dovuto rispondere è scaduto il 4 Febbraio. Nessuna risposta sarebbe però arrivata.
“In data 10 Febbraio – continuano dal Comitato – abbiamo solo ricevuto una mail in risposta dal Comune con rimando a link ‘moduli per accesso alle richieste di tipo ambientale’.
Tante le domande che ci indignano e a cui non abbiamo avuto ancora risposte, chiediamo pertanto all’Amministrazione tutta una trasparente e chiara presa di posizione in merito e quindi la condivisione delle opposizioni inviate a Terna”.
Nel sito di via Corvina sono partiti i lavori di indagine. Il 2 febbraio scorso è stato fatto brillare un ordigno bellico rinvenuto durante le ispezioni dell’area. Il Comitato a proposito segnala che “nessuna comunicazione è stata data in merito ai residenti, i quali hanno avuto non pochi disagi ed udito il botto”.
Dallo scorso 7 febbraio sono iniziate le indagini archeologiche previste dall’iter del progetto. Il termine dei lavori è previsto per il 30 marzo prossimo. Il costo ammonterebbe a 300mila euro circa.
La nota del comitato si chiude ribadendo il proprio NO alla centrale di riconversione definita come “mega infrastruttura con un impatto drastico ed irreversibile nella nostra vallata!”