Audizione in Regione per il comitato forsempronese pro-ospedale
Il comitato cittadino che rivuole l'ospedale a Fossombrone è stato ricevuto in audizione dalla commissione regionale sanità
ANCONA – “Mercoledì 1° febbraio si è svolta in Ancona l’audizione, richiesta dal “Comitato dei cittadini che rivogliono l’ospedale”, con la Commissione regionale sanità che presto dovrà esaminare il futuro piano socio-sanitario regionale, occasione unica per l’ospedale di Fossombrone.
Non a caso il Presidente della Commissione Nicola Baiocchi nel suo comunicato alla stampa ha apertamente parlato di una “interlocuzione importante che servirà a proseguire l’approfondimento anche in vista del nuovo piano sociosanitario”.
Ricordiamo che la vicenda ha avuto un’improvvisa accelerazione con la delibera regionale n. 1615 del 3/12/2022 che per la Provincia di Pesaro e Urbino, oltre ai tre ospedali maggiori di Pesaro, Fano e Urbino, individua anche e solo quello di Pergola come ospedale di base.
Di conseguenza allora è apparso subito chiaro al nostro Comitato che se il piano socio-sanitario regionale sarà aderente a questa recente delibera, per l’ospedale di Fossombrone le speranze sarebbero del tutto inesistenti.
Ecco perché abbiamo richiesto da dicembre l’audizione con la Commissione regionale sanità attraverso il suo Presidente Nicola Baiocchi, il quale, vista l’importanza dell’argomento, ha permesso che il nostro incontro, che doveva durare trenta minuti, si protraesse per più di un’ora.
Sia lui che tutti i componenti della Commissione hanno ascoltato con grande interesse le motivazioni espresse dalla portavoce Gloria Mei, che ha chiarito, sia sulla base della delibera di consiglio comunale di Fossombrone n. 54 del 4/10/2022, approvata alla unanimità, sia sulla scorta di altri documenti, la situazione straordinaria e unica in cui si trova l’ospedale di comunità di Fossombrone e le ragioni per chiederne il ritorno dentro la rete ospedaliera, tra le quali ricordiamo brevemente l’esigenza di una soluzione agli intasamenti degli ospedali di Fano e Urbino e il nomadismo sanitario.
Abbiamo anche fatto notare la differenza di trattamento riservata a Pergola e Cingoli che, giustamente, sono tornate ad essere afferenti alla rete ospedaliera, nonostante prima della chiusura del nostro ospedale avessero un numero di accessi al Punto di Primo Intervento decisamente inferiori.
Il clima dell’incontro è stato, lo ripetiamo, di grande attenzione alle motivazioni della delegazione forsempronese, con accenti diversi, ma non per questo meno positivi.
I due consiglieri di maggioranza Cancellieri e Ciccioli hanno fatto riferimento alla delibera regionale del 3 dicembre e hanno passato in rassegna i vari problemi della sanità nazionale, che non datano certo da oggi, comprendendo le nostre ragioni e non escludendo apriori le, comunque limitate, possibilità per il nostro ospedale.
La consigliera Anna Menghi (Lega) ha chiesto ad esempio altri documenti per approfondire ulteriormente l’argomento e anche gli altri consiglieri si sono associati.
I consiglieri di minoranza del PD hanno pienamente sostenuto la richiesta che nella vallata del Metauro vi sia un ospedale di base, la cui importanza è stata dimostrata, considerando Fossombrone alla maniera di Pergola e Cingoli.
Di conseguenza è stata richiesta la disponibilità della Commissione regionale a rivedere la decisione del 3 dicembre in modo da far rientrare l’ospedale di Fossombrone nella rete ospedaliera, anche alla luce del fatto che dispone già delle infrastrutture necessarie.
Ci sentiamo di esprimere il nostro apprezzamento per il clima di impegno e serietà, sia per il rispetto, l’attenzione e l’ascolto ricevuto dall’intera Commissione.
A breve il Comitato invierà il supplemento di documentazione promesso ad ulteriore sostegno della richiesta che l’ospedale di Fossombrone rientri nella rete ospedaliera regionale. Sperando che non ci siano, al di là delle gentilezze formali, delle prese di posizione pregiudizialmente contrarie sulla base degli schieramenti e quindi contrarie al bene comune”.
La delegazione forsempronese era composta Gloria Mei, Renzo Savelli, Carlo Ruggeri e Cristiano Coin.