Al concorso di presepi viventi di San Costanzo vince Cerasa
Il giorno dell'Epifania a San Costanzo si è svolto un concorso di presepi viventi. Ha vinto il presepe missionario proposto dalla frazione di Cerasa
SAN COSTANZO – Venerdì 6 gennaio in piazza Padre Pio, nell’ambito dell’iniziativa “il Natale che non ti aspetti”, organizzato dalla Pro Loco, è andata in scena la rappresentazione dal titolo “La natività che non ti aspetti “una brillante rivisitazione del presepe vivente, contestualizzato ai giorni nostri”.
Un concorso in cui quattro squadre si sono alternate, all’interno della cornice natalizia, per raccontare come vedono oggi la natività attraverso piccole scenette, canti, poesie, una rivisitazione moderna del presepe messo in scena da giovani e famiglie.
A giudicare la miglior rappresentazione una giuria qualificata presieduta dal Sindaco di San Costanzo Filippo Sorcinelli, che ha decretato la vincita del gruppo di Cerasa sceso in campo con lo sketch dal titolo “Toc toc sono Gesù”.
Abbiamo chiesto alle coordinatrici della squadra vincitrice come è nata questa idea e quale messaggio hanno voluto veicolare: “Abbiamo colto la proposta della Pro Loco di San Costanzo di partecipare, insieme alle nostre famiglie, al contest di presepi viventi e abbiamo rappresentato un presepio missionario richiamando l’attenzione alla giornata missionaria mondiale dei ragazzi che si festeggia appunto all’Epifania.
La nostra rappresentazione è iniziata con un Gesù che si chiede il motivo per cui tante persone non lo accolgono più, non lo cercano, decidendo così di rinascere oggi, nel 2022, tra i più poveri dei poveri.
Abbiamo rappresentato un Gesù bambino adagiato sul mondo – hanno proseguito le catechiste – in una capanna della savana africana, fatta di sterco e di paglia, con una Maria e un Giuseppe vestiti con abiti tipici africani; i pastori provenienti dalle realtà più umili della nostra esistenza erano anche loro in abiti etnici vestiti da africani, da indiani e da abitanti dell’America Latina che rappresentano appunto le realtà e le persone più umili che però accolgono Gesù bambino perché trovano in Lui una speranza di vita, parole di vita nuova.
Infine il momento forse principale della nostra rappresentazione è stato l’arrivo dei Magi, interpretati da tre bambine vestite da indiane, perché pensiamo che i saggi di questi tempi non sono i grandi potenti della terra ma la saggezza ci arriva proprio dai più piccoli.
Le tre bambine avevano in mano le cassettine, con il frutto delle rinunce di avvento dei bambini da condividere con i loro coetanei più poveri, che hanno portato a Gesù bambino richiamando cosi l’attenzione di noi adulti a quelle realtà particolari come i bambini soldato, i bambini sfruttati ai quali non vengono garantiti i diritti minimi e chiedendoci (a noi adulti) di fare attenzione affinché tutti possano vivere una vita dignitosa.
La rappresentazione si è conclusa con il canto dei Re Magi, accompagnato alla tastiera da don Stafano Maltempi, parroco, e con la lettura di una preghiera che le tre bimbe hanno poi consegnato ai partecipanti, una preghiera proposta dalle Pontificie Opere Missionarie – Missio per questa giornata”.
A conclusione della serata i saluti del presidente della Pro Loco Antonio Calabrese, soddisfatto per la riuscita dell’ evento e per la piena collaborazione tra associazioni e istruzioni, e del Sindaco Filippo Sorcinelli che, nel ringraziare i tanti intervenuti e i volontari che hanno lavorato per tutte le attività natalizie, ha voluto sottolineare l’importanza di essere comunità non solo in ambito ecclesiale ma anche civile, auspicio questo che ci testimonia il cammino della comunita verso la riscoperta del senso vero del Natale.