MONTE VIDON CORRADO – Inaugura Sabato 14 dicembre alle 17 al Teatro Comunale di Monte Vidon Corrado la mostra di Fulvio Belmontesi (1919 – 2000) “Rigore e trasgressione nell’arte di Fulvio Belmontesi”, curata da Domenico Pupilli e ospitata fino al 9 febbraio nelle sale del Centro Studi Osvaldo Licini.
Si tratta della seconda tappa di un progetto espositivo realizzato in collaborazione tra i Comuni di Monte Vidon Corrado e di Vigevano atto a celebrare il centenario della nascita dell’artista.
La prima delle due mostre si è tenuta nel Palazzo Ducale di Vigevano nel maggio scorso. L’esposizione, che verrà introdotta da Stefano Bracalente, rientra nel programma del Centro Studi finalizzato alla promozione dell’arte marchigiana del XX secolo.
Interverrà anche Magda Belmontesi, figlia dell’artista. Originario di Grottazzolina, trasferitosi precocemente prima a Faenza e poi a Vigevano, Belmontesi ha intessuto la sua ricerca grafico-pittorica fin dagli anni Sessanta sul piano dell’astrattismo-concretismo fondendo le sue due anime – come si evince dai suoi appunti – quella lombarda razionale, pragmatica che ha generato il rigoroso ordito metodologico e quella marchigiana emotiva, sensibile che ha alimentato la trama poetica della sua raffinata indagine cromatica fatta di “variazioni impercettibili”.
Un artista fermano che ha condotto il suo percorso professionale ed artistico in terra vigevanese con lo sguardo rivolto agli astrattisti di Como, giungendo ad una cifra personale e originale. Ha esordito a Milano nel 1972 con una personale alla galleria “Vismara”, presentato da Luciano Caramel. Dal 1985 il ritorno nella sua cittadina di origine e l’attività espositiva con gli astrattisti marchigiani, in particolare con il gruppo Modulo. La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 16.30 alle 19.
FURIO BELMONTESI
Fulvio Belmontesi, nato a Grottazzolina (Fermo) il 7 febbraio 1919, si è formato negli anni trenta frequentando la scuola d’arte “Minardi” di Faenza e quindi l’Istituto d’Arte “Roncalli” di Vigevano. Ha operato nel mondo della produzione calzaturiera come designer e manager.
Mai abbandonata la pratica artistica, dagli anni sessanta approfondisce le ricerche pittoriche nel campo astratto-concreto; negli anni ’70 partecipa alla ricerca socio-estetica-itinerario-fabbrica-scuola, esordendo a Milano nel 1972 con una personale alla galleria “Vismara”, presentato da Luciano Caramel. Dal 1977 fa parte del gruppo “Sincron” di Brescia.
La sua presenza nell’ambito del concretismo lombardo degli anni ’80-’90 è stata costante, con esposizioni a Brescia, Mestre-Venezia, Vigevano, e Milano dove ha allestito una personale alla galleria “Arte-Centro” nel 1994. Dal 1986, con un’antologica tenuta nelle Marche, a Grottazzolina e poi con mostre collettive a Tolentino, Monteprandone, Ascoli Piceno, Pescara, Roma, Offida, Macerata e con una personale a Fermo (“Verifica come Espressione”, gennaio ’96), è entrato a far parte del gruppo marchigiano di ricerche astratte; particolarmente significativa la sua presenza nel gruppo “Modulo” a Macerata; partecipa con Arte Struktura-Milano alle iniziative dell’associazione ed è presente nel libro-catalogo che accompagna la mostra itinerante “Costruttivismo, Concretismo, Cinevisualismo+Nuova Visualità Internazionale” inaugurata nel 1997 a Villa Ormond-Sanremo. Nel 1997 partecipa col gruppo marchigiano alla collettiva “Discorso sul Modulo” a Villa Vitali a Fermo.
Il 27 febbraio 2000 l’artista scompare improvvisamente mentre sta allestendo la sua personale alla galleria Arte Struktura di Milano. La mostra avrà luogo postuma, dopo la scomparsa dell’artista.