Addio a Marco Grottoli!
Marco Grottoli si è spento all'età di 81 anni. E' stato autore di volumi in dialetto forsempronese e volontario nell'associaizone AVULSS
FOSSOMBRONE – Nato a Fossombrone il 18 febbraio 1942, Marco Grottoli ha frequentato l’Istituto Tecnico Commerciale “Battisti” di Fano dove, nel 1961, si è diplomato ragionere. L’anno successivo prende servizio all’ufficio accettazione-economato dell’ospedale di Fossombrone dove rimarrà fino alla pensione.
Appassionato di pittura, di incisione (puntasecca, per la precisione) e, più avanti negli anni, anche di teatro, Marco amava scrivere in dialetto.
Nel 2009 aveva pubblicato il suo primo volume di poesie dal titolo “Qualcun d’Fosombron” e nel 2013 l’altro volume dal titolo “Ogni tant m’arcord qualcò” (edizioni Conte Camillo). La presentazione del volume si era svolta il 7 dicembre del 2013 in una affollata cripta di Sant’Agostino, l’incontro era stato introdotto dal prof. Giancarlo Gori.
Marco si è spento all’età di 81 anni nell’ospedale in cui ha lavorato per tutta una vita e ieri, 12 maggio, si sono celebrati i suoi funerali a Sant’Agostino.
Se ne è andato in punta di piedi con quella discrezione che è stata la cifra distintiva della sua vita.
Marco ha amato la sua Fossombrone, disegnava i suoi scorci e li ha anche riprodotti nel suo ultimo libro. Nella sua vita c’è stato spazio anche per una esperienza amministrativa in comune, poi interrotta. Ma l’amore per il dialetto è la prova più evidente del suo affetto per Fossombrone.
Oltre a ricoprire incarichi amministrativi a supporto della Diocesi, Marco è stato volontariato dell’Associazione AVULSS che a Fossombrone vanta una lunghissima tradizione, essendo stata una delle prime associazioni locali ad essere fondata in Italia.
Marco Grottoli, al suo interno, ha ricoperto diversi incarichi, tra cui anche quello di presidente. L’immagine lo ritrae proprio durante un incontro di formazione assieme al compianto prof. Giorgio Pedini, altra colonna portante dell’associazione.
Chi scrive ha condiviso un pezzo di questo percorso con Marco. E di lui ho sempre apprezzato il suo essere una persona profondamente moderata, mai sopra le righe, teso a ricomporre i conflitti piuttosto che a crearli.
La sua proverbiale calma sottintendeva però una ironia latente che emergeva con le sue tante battute e le sue storie, spesso proprio in dialetto forsempronese.
Grazie Marco per ciò che sei stato per l’Avulss e per la tua Fossombrone.
Le condoglianze sincere da parte della redzione alla moglie Letizia e alla figlia Sara.