Il Metauro
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A “Macchie e Inchiostri” si parla di femminicidi

Al teatro di Montemaggiore incontro con Stefania Prandi e Stefano Lamorgese. Quarta edizione della rassegna dedicata al giornalismo di inchiesta.

Stefania Prandi
Stefania Prandi

COLLI AL METAURO “Femminicidio e narrazione tossica. Così le uccidiamo due volte!” è il titolo del nuovo appuntamento del festival “Macchie e Inchiostri” dedicato al giornalismo d’inchiesta e inviati di guerra, in programma per domenica 6 febbraio, alle ore 17, al Teatro di Montemaggiore.

Ospite della serata, introdotta dal direttore artistico Paolo Frigerio e dall’assessore alle politiche culturali del Comune di Colli al Metauro Francesco Tadei, sarà la giornalista, scrittrice e fotografa Stefania Prandi, che verrà intervistata dal giornalista, storico e docente universitario Stefano Lamorgese, redattore di “Report” (Rai 3), fondatore della scuola di giornalismo “Lelio Basso”, vicepresidente del premio giornalistico “Roberto Morrione”.

Stefania Prandi, che si occupa di questioni di genere, lavoro, diritti umani, ambiente e cultura, con all’attivo reportage giornalistici e inchieste in Europa, Africa e Sudamerica, è autrice di un lavoro dal titolo Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” declinato in varie forme: un libro pubblicato dalla casa editrice Settenove, una mostra fotografica itinerante ed un catalogo fotografico.

Stefano Lamorgese
Stefano Lamorgese

“Ho voluto raccontare – spiega – gli esiti drammatici del femminicidio attraverso le parole di chi sopravvive: madri, padri, sorelle, fratelli, figlie e figli, a cui restano i giorni del dopo, i ricordi immobili trattenuti dalle cornici, le spese legali, le umiliazioni nei tribunali, le accuse mediatiche del ‘se l’è cercata’, ‘era una poco di buono’.

Sempre più familiari intraprendono battaglie quotidiane: c’è chi scrive libri, organizza incontri nelle scuole, lancia petizioni, raccoglie fondi, il tutto con l’intento di dimostrare che un femminicidio non può essere attribuito al caso, ma è un fenomeno con radici culturali e sociali profonde, attecchite su un senso di proprietà e di dominio degli uomini sulle donne ancora molto diffuso”.

Numerosi i grants e premi vinti dalla Prandi in Italia, Svizzera, Germania e Stati Uniti, tra cui “National Geographic Emergency Journalism Fund Grant”, “Volkart Stiftung Grant”, “The Pollination Project”.

Macchie e Inchiostri”, alla IV edizione, è promosso dall’omonima associazione culturale in collaborazione con il Comune di Colli al Metauro ed i patrocini della Provincia di Pesaro e Urbino e del Consiglio regionale delle Marche. Ingresso gratuito, nel rispetto della normativa anti Covid. Info: 331.9215369, fb Macchie e Inchiostri.

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