FANO – “Il mondo è qui – casa degli Intercultura”, è questo il titolo del progetto presentato giovedì 19 ottobre a Fano nella sala Don Paolo Tonucci della parrocchia del Vallato dall’Associazione Apito insieme ad altre 13 associazioni e realtà ecclesiali.
Al Fihryat, Apito Marche, Associazione di Cittadini Senegalesi, Caritas Diocesana, Centro Missionario Diocesano, Comunità Ucraina di Fano, Ilirianet, Associazione culturale Jalsuri, L’Africa chiama, Mama Ethiopia, Millevoci, Porte aperte e Ufficio Pastorale Migrantes sono gli attori protagonisti di questo nuovo progetto che ha come scopo principale quello di favorire lo sviluppo di una cultura di pace, di fraternità, di amicizia e di scambio interculturale attraverso la conoscenza degli altri e quindi di se stessi.
Dopo i saluti del vicesindaco del comune di Fano Cristian Fanesi e dell’assessore alle politiche sociali Dimitri Tinti che hanno apprezzato la proposta delle associazioni, è intervenuto Roberto Ansuini, presidente di Apito che, a nome personale e di tutti gli organizzatori, citando le parole di Papa Francesco nella Fratelli Tutti, ha sottolineato come “un essere umano è fatto in modo tale che non si realizza, non si sviluppa e non può trovare la propria pienezza se non attraverso un dono sincero di sé, e ugualmente non giunge a riconoscere a fondo la propria verità se non nell’incontro con gli altri”.
Questo progetto – ha proseguito Ansuini – nasce per favorire l’incontro con le diversità e sviluppare tematiche relative alla conoscenza e all’approccio con l’altro.
Vogliamo creare un contenitore, uno spazio unico nel quale inserire e promuovere le iniziative su queste tematiche e dove sviluppare percorsi educativi sociali e culturali rivolti a famiglie, donne e uomini, mamme e bambini, ragazzi e ragazze che a Fano abitano stabilmente o che sono ospiti o di passaggio.
Il progetto prevede incontri quindicinali presso la sala Don Paolo Tonucci della parrocchia del Vallato, dalle ore 17 alle 19 con laboratori, incontri e opportunità di conoscenza di vario genere.
La presentazione è poi proseguita con la proiezione di un cortometraggio francese incentrato sul tema dell’integrazione vista dai bambini, alcuni balli e musiche peruviane e, al termine, un lauto buffet.