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Libretti postali dormienti, cosa fare per non perdere i soldi

Le indicazioni di Codacons per chi ha dei libretti postali dormienti. E' possibile richiedere il rimborso anche una volta estinto.

colli metauro poste non si spostanoMILANO – Per libretti postali dormienti si intendono quei libretti postali non movimentati dal titolare da almeno 10 anni e con un saldo di almeno 100 euro; non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme.

E’ possibile verificare se il proprio libretto rientra tra quelli che verranno estinti dal 21 giugno collegandosi al sito internet di Poste Italiane sulla pagina dedicata.

Ma attenzione; cosa succede se il libretto postale è estinto? Per fortuna non tutto è perduto: sarà possibile fare richiesta di rimborso a Consap entro il termine di prescrizione decennale.
Ci sono quindi altri 10 anni di tempo per poter richiedere il rimborso.

Il comma 343 della Finanziaria 2006 (Legge 23 dicembre 2005, n. 266) prevede che il Fondo per indennizzare i risparmiatori vittime di frodi finanziarie istituito sempre dalla stessa Legge venga alimentato “dall’importo dei conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e finanziario.”

Codacons: “Fondamentale nel momento in cui si scopre di avere un libretto postale dormiente che il titolare vada entro 180 giorni presso qualsiasi ufficio postale per manifestare la volontà di mantenimento in vita del rapporto, in caso contrario, il libretto verrà estinto e le somme al suo interno confluiranno nel Fondo gestito da Consap.

In ogni caso se anche il libretto dovesse risultare estinto è comunque possibile riottenere i propri risparmi facendo richiesta di rimborso a Consap.

Per qualsiasi informazione Codacons mette a disposizione dei consumatori le proprie professionalità.

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