Il Metauro
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Aborto, M5S: “Nelle Marche calpestati i diritti delle donne”

La discussione sull'uso della pillola aborativa RU486 nei consultori sarebbe stata viziata da preconcetti.

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Rossella Accoto, senatrice fanese del Movimento 5 Stelle

ANCONA – “Ciò che sta accadendo nelle Marche è di una gravità sconcertante. Sono bastati pochi mesi alla maggioranza guidata dal Presidente Acquaroli per gettare la nostra regione in un medievalismo dei diritti molto preoccupante”. E’ quanto affermano i parlamentari marchigiani e le Consigliere regionali del M5S.

“La discussione intorno alla mozione sull’utilizzo della Pillola abortiva RU486 nei consultori è stata viziata da preconcetti su tutta la questione dell’aborto.

Addirittura – continuano i pentastellati – ne è uscito svilito il ruolo e la funzione fondamentale dei consultori che non sono il posto “in cui si va a fare la richiesta di aborto” ma il luogo in cui rispondere ai bisogni delle famiglie, delle donne, dei minori.

Gli operatori dei consultori non esprimono giudizi morali, ma aiutano le famiglie in un momento di bisogno. I consultori sono stati dimenticati dalla politica regionale degli ultimi anni, mancano assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri infantili ovunque. Questo non può essere però il pretesto per la negazione di un diritto.

L’UDC, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega gettano fumo negli occhi dei marchigiani adducendo motivazioni sconclusionate per suffragare il loro voto contrario alla mozione.

Addirittura Il Consigliere Carlo Ciccioli, Capogruppo Fdi, è arrivato ad affermare che la battaglia contro l’aborto debba essere portata avanti per contrastare il problema della denatalità.

Praticamente queste persone, come soluzione al problema nascite, azzerano decenni di conquiste e diritti civili delle donne.

La bocciatura della mozione è solo l’ultimo step di un percorso che è stato sempre a senso unico: gli assessori Saltamartini e Latini ci ricordano quasi ogni giorno la loro contrarietà all’aborto.

Una posizione del tutto personale che non può e non deve essere imposta a tutte le donne marchigiane.

Lotteremo ogni giorno per loro e non lasceremo vincere la partita a chi manifesta apertamente una mentalità conservatrice ancorata ad una visione padronale della società italiana e della famiglia; una realtà dove la donna non ha né il diritto né la libertà di prendere decisioni che riguardano implicazioni sul proprio corpo e sul proprio futuro” hanno concluso gli esponenti M5S.

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