Il Metauro
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Ostentazione di simboli fascisti: “Non abbassiamo la guardia!”

L'appello del movimento civico marchigiano "Dipende da noi" sul caso della cena e le affermazioni del neo-consigliere comunale di Senigallia.

cena fascista vivere senigallia
La foto di gruppo della cena. (foto da Vivere Senigallia)

ANCONA –  “L’ostentazione attraverso i canali della comunicazione social di “emblemi o simboli” riconducibili esplicitamente al fascismo, oltre ad apparire gesti di apologia sanzionabili penalmente, rappresentano un oltraggio alla nostra Costituzione ed alla memoria di quanti hanno dato la vita per assicurare al popolo italiano la democrazia e le sue Istituzioni.

Ciò che non può essere a maggior ragione tollerato – continua la nota –  è che tali azioni possano essere esplicitamente approvate da persone che si candidano e/o hanno già avuti ruoli di rappresentanza in queste Istituzione democratiche.

Il movimento Dipende da Noi, che nell’applicazione dei principi Costituzionali trae la propria principale ragione di esistenza, ritiene pertanto che l’entusiastico apprezzamento espresso dal neo consigliere comunale di Senigallia Massimo Bello alla pubblicazione di una foto in cui alcuni giovani si mostravano esponendo platealmente immagini e simboli del fascismo sia incompatibile con il ruolo istituzionale che lo stesso si accinge a rivestire.

Per queste ragioni il nostro movimento si associa alla richiesta di dimissioni di tale soggetto per “alta infedeltà verso le Istituzioni e verso la Costituzione Repubblicana” già espressa dall’ANPI.

Il fatto stesso che esponenti di forze politiche come Fratelli d’Italia e della Lega che rivestono o si accingono a rivestire ruoli di governo locale e regionale si trovino sempre più spesso coinvolti in tali circostanze, al di là delle risibili giustificazioni e minimizzazioni addotte dagli stessi, rappresenta secondo il nostro movimento una sirena d’allarme per la democrazia che non può essere ignorata.

Da ciò scaturisce il nostro impegno e il nostro appello rivolto alle cittadine ed ai cittadini delle Marche affinché non venga “abbassata la guardia” di fronte a tali fenomeni e cresca l’impegno per rilanciare in ogni ambito delle realtà educative, culturali, sociali della nostra regione i principi del rispetto dei diritti e della dignità di ogni essere umano ed i valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo”.

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