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Sostegno alle imprese marchigiane, al via le domande a Confidi

La Regione Marche ha approvato una legge che stanzia 14 milioni per agevolare l'accesso al credito e abbattere il costo degli interessi

misure sotegno alle imprese coronavirusANCONA – Le imprese possono presentare la domanda ai Confidi per il prestito o per il contributo previsti dalla legge regionale “Misure urgenti per il sostegno alle attività produttive e ai lavoratori autonomi, a seguito dell’emergenza Covid-19”.

Tutte le informazioni relative alla presentazione delle domande, compresi i moduli e i recapiti dei Confidi, sono disponibili sul sito della regione Marche.

Gli schemi di domanda sono  distinti tra impresa e lavoratore autonomo. La modulistica specifica necessaria per l’istruttoria verrà poi fornita direttamente dai Confidi stessi e sarà disponibile sui rispettivi siti.

La domanda è valida quando viene consegnata congiuntamente a tutta la documentazione richiesta dai Confidi, che possono già procedere nell’istruttoria e concedere il prestito, o il contributo, sia ai lavoratori autonomi che alle imprese.

Per il contributo è ovviamente necessario avere ottenuto un prestito da un istituto creditizio.

Per l’erogazione si seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle domande e ogni Confidi potrà operare nei limiti delle risorse assegnate a seguito del riparto.

I confidi che finora si sono candidati sono: UNICO, ConfidiCoop, Confidi.net, quindi le domande potranno essere inoltrate alle seguenti mail:

per UNICO: uni-co.legge13@legalmail.it; per Confidicoop: confidicoopmarche@legalmail.it; per Confidi.net: ufficiofidi@pec.confidi.net. Eventuali ulteriori adesioni di Confidi saranno segnalate sul sito della Regione Marche.

La Regione Marche è stata la prima in Italia a dotarsi di una legge con le misure urgenti per il sostegno alle attività produttive e ai lavoratori autonomi, a seguito dell’emergenza Covid-19. “E’ molto importante – afferma il presidente Luca Ceriscioli – in un momento come questo l’impegno delle istituzioni per far ripartire l’economia del nostro territorio.

Abbiamo dato un segno concreto approvando in pochi giorni e rendendo immediatamente esecutiva una legge che mette in campo 14,2 milioni per dare liquidità alle imprese, un piccolo segno rispetto a tutto quello che servirà mettere in campo, ma essere riusciti a farlo prima di tutti gli altri prima dell’imminente festività di Pasqua assume per noi un valore simbolico straordinario”.

Si istituisce così un fondo di emergenza di 14,2 milioni per le imprese e per i lavoratori autonomi, basato sugli incentivi al sistema del credito presso i Confidi: 11,7 milioni per prestiti a tasso agevolato e 2,5 milioni per contributi a fondo perduto, per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie per l’accesso ai finanziamenti.

La legge prevede un allargamento del credito: da 25 mila a 40 mila euro senza vincolo percentuale di fatturato per le imprese, estensibile a 50 mila euro per le imprese che realizzano nuovi acquisti materiali e immateriali per il rilancio e la diversificazione delle attività, e fino a 5 mila euro per i lavoratori autonomi. La durata prevista del prestito è di 72 mesi, con 24 mesi di preammortamento.

Destinatari delle misure sono le imprese e i lavoratori autonomi. Al fine dell’accesso ai benefici gli operatori economici sono coloro che hanno subìto una crisi di liquidità a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sede operativa nel territorio e sono operativi alla data del 23 febbraio 2020.

Sulla somma di 14,2 milioni di euro convergono 4 milioni di euro della Regione, 4,3 milioni di Camera di Commercio e Province (da fondi preesistenti in chiusura) e 5,8 milioni di cofinanziamento dei Confidi stessi.

Questi saranno destinati per 11,7 milioni all’erogazione di prestiti fino a 40 mila di euro a tasso di interesse agevolato non superiore all’1%, “significativamente più basso – spiega l’assessora alle Attività economiche Manuela Bora – di quello previsto dal Decreto Liquidità per prestiti fino a 25 mila euro (superiore all’1,2%) e di quello di mercato delle banche per prestiti di dimensioni superiori (tra il 2,5 e il 3,5%)”.

Gli altri 2,5 milioni serviranno per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie per l’accesso ai finanziamenti presso il sistema creditizio per crediti fino a 150 mila euro, un meccanismo che è in grado di attivare, in previsione, ulteriori prestiti per 30,6 milioni.

“Questo fondo serve a rendere gestibile un periodo di transizione – aggiunge Manuela Bora – in attesa che i provvedimenti del governo siano applicati dalle banche e queste mettano a disposizione la liquidità necessaria alle imprese.

Proprio quegli aiuti, impressionanti per quantità ma soggetti a regole che non consentono di poterne usufruire nell’immediato, rischiano di lasciare senza risorse soprattutto migliaia di micro e piccole imprese e di lavoratori autonomi della nostra regione”.

“Gli imprenditori – conclude il presidente – hanno detto all’unanimità: l’accesso al credito, il pronto cassa sono complicati. La Regione Marche ha risposto: zero burocrazia pubblica e 14,2 milioni subito. Mi aspetto dai confidi uno sforzo straordinario per rispondere velocemente a una straordinaria richiesta di intervento che arriverà nei prossimi giorni e ho avuto rassicurazioni che la liquidità sarà erogata nel giro di una settimana”.

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