Il Metauro
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L’ospedale di Fossombrone ospiterà 26 malati di Coronavirus

Il Sindaco Bonci fa il punto sulle indicazioni ricevute dalla Regione

FOSSOMBRONE – Il sindaco Gabriele Bonci in un comunicato congiunto con il Comitato Pro Ospedale e Sanità di Fossombrone fa il punto su quanto previsto per la struttura ospedaliera di Fossombrone.

“Ho ricevuto dai vertici sanitari i chiarimenti attesi in merito a quanto vi avevo anticipato lunedì sulla realizzazione a Fossombrone di posti letto per post acuti da coronavirus.

26 POSTI LETTO PER I MALATI DI CORONAVIRUS

Quelli realizzati a Fossombrone saranno 26 (75 erano quelli complessivi, gli altri vanno a Chiaravalle). Per poterli realizzare verranno utilizzati gli spazi oggi occupati dalle cure intermedie e dalla riabilitazione estensiva, che oggi contano 40 posti complessivi, rimarranno invariati gli altri servizi .

Rimane qualche dubbio sull’ACAP (il punto di prima accoglienza) per il quale attendo, come sempre, notizie certe prima di divulgarle.

Mi hanno spiegato, e mi sembra anche logico, che i posti letto dedicati ai malati di coronavirus, seppur in fase di guarigione, necessitano di maggiori spazi rispetto ai posti ordinari, data la potenziale “virulenza” dei pazienti, per cui hanno dovuto per forza ridurre il numero.

Ho avuto ampie rassicurazioni sul fatto che, finita l’emergenza, perché prima o poi dovrà pur finire, verrà ripristinata la situazione precedente.

Vigileremo – continua il Sindaco – affinché le cose tornino esattamente come prima, comprese le situazioni in stand-by come l’ampliamento dell’hospice, i posti di lungodegenza e tutto il resto, abbiamo tutto ben chiaro e memorizzato.

NIENTE POLEMICHE, MA I NODI VENGONO AL PETTINE…

Premetto che non avrei, neppure volendo, l’autorità per oppormi, ma in questo momento di drammatica emergenza sanitaria, dobbiamo avere solo due obiettivi: curare i malati e fermare il coronavirus.

So che non è il momento delle polemiche ma vorrei ricordare da quanto tempo diciamo che gli ospedali minori non andavano chiusi ma potenziati. Che era una follia togliere quei posti letto prima ancora che i nuovi mega ospedali fossero realizzati. Da quando diciamo che la sanità pubblica andava rafforzata e non smantellata a favore di quella privata?
Ed oggi tutti i nodi vengono drammaticamente al pettine.

Ma sia io che il Comitato Pro Ospedale e Sanità di Fossombrone siamo come sempre in prima linea, faremo la nostra parte come abbiamo sempre fatto, specialmente in questa circostanza.

IL COMMENTO VERSO I “PALADINI DELL’OSPEDALE”

Ho letto proclami da parte di chi oggi si erge a paladino del nostro ospedale, mi verrebbe da dire meglio tardi che mai.

Ho sempre detto che non era abbastanza, che i risultati erano sempre inferiori all’impegno, ma chi ha lottato ed ottenuto tutta una serie di interventi concreti e tangibili dopo aver raccolto giorno per giorno le istanze degli addetti lavori?

Per noi parlano le migliorie strutturali eseguite, le svariate donazioni ottenute dai privati, le nuove attrezzature ripetutamente richieste fino all’ottenimento, il monitoraggio continuo del personale per colmare le lacune che si creavano, alcuni nuovi servizi. Chi si è opposto all’ingresso del privato nel nostro ospedale?

LE PERPLESSITA’ DEI SINDACATI 

Tornando al discorso relativo alla realizzazione dei nuovi posti letto per post acuti da virus, che ripeto oggi hanno la precedenza su tutto, condividiamo le preoccupazioni ed i quesiti espressi dai sindacati di categoria CGIL e CISL, che hanno chiesto tutta una serie di chiarimenti su come verrà gestita la cosa sia dal punto di vista logistico che soprattutto del personale che dovrà occuparsene, in termine di numero di infermieri, degli specialisti, della formazione, delle necessarie protezioni, dei macchinari ecc.

Vogliamo credere – conclude il Sindaco – che, nonostante l’emergenza assoluta di cui siamo ben consapevoli, abbiano fatto tutte le valutazioni del caso e che tutto venga fatto dando la priorità in primis alla salute ed alla tutela degli stessi operatori, oltre che a quella dei pazienti”.

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