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Verso un’agricoltura green e sostenibile, convegno di Coldiretti

Un convegno a Fano promosso da Coldiretti.

FANO – Si è svolto martedì 5 ottobre al Teatro della Fortuna il convegno dal titolo “L’Agricoltura che verrà: verso un pianeta più green e sostenibile” organizzato da Coldiretti Marche.

Il Summit Coldiretti ha visto salire sul palco del teatro, come relatori, Ettore Prandini (Presidente Nazionale Coldiretti), Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti), Francesco Acquaroli (Presidente Regione Marche), Mirco Carloni (Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Marche), Maria Letizia Gardoni (Presidente Coldiretti Marche), Tommaso Di Sante (presidente Coldiretti Pesaro).

Presenti all’importante appuntamento anche il Sindaco di Fano Massimo Seri, il Vescovo di Fano Mons. Armando Trasarti, amministratori ed esponenti del mondo politico e tanti operatori del settore che si sono interrogati sul futuro del sistema agricolo, sulle sue potenzialità e sulle sfide da affrontare nel presente e nel futuro di un’agricoltura più giovane, più sostenibile e sempre più protagonista del futuro economico.

In platea tanti agricoltori marchigiani che vogliono essere oggi più che mai protagonisti di un sistema agricolo appetibile per le nuove generazioni e che si propone come soluzione ambientale e sostenibile per frenare i cambiamenti climatici.

Da Fano la Coldiretti lancia dunque una sfida globale contro l’agricoltura sintetica sposata dalle grandi multinazionali alla quale contrapporre cibi sani, biologici, il meglio della grande tradizione agroalimentare italiana.

Temi questi che si legano con il ricambio generazionale; “una delle questioni principali delle quali ci stiamo occupando come organizzazione – ha detto la presidente Gardoni – perché siamo convinti che sono i giovani che continueranno a costruire.

Già oggi lo fanno con maggiore preparazione e consapevolezza rispetto al passato. Nei fatti l’agricoltura oggi è l’unico settore che riesce a dare crescita professionale ed è per questo che è necessario un accesso più agevolato a quelle che sono le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea ma non solo per poterli aiutare nell’avvio o nel subentro e su questo abbiamo lavorato con la Regione”.

In una regione che cerca di superare gli individualismi territoriali e si presenta unita, come sottolineato negli interventi sia del governatore Acquaroli che dell’assessore Carloni e come messo in evidenza dal progetto del Distretto unico del biologico marchigiano “un percorso che non è stato semplice ma che ci vede molto soddisfatti del risultato” ha aggiunto la Gardoni.

La mattinata è stata utile anche per salutare il nuovo bando di insediamento giovani del Psr, recentemente varato dalla Regione Marche sposando le richieste di Coldiretti di maggior semplificazione.

“L’Italia in generale – ha commentato il presidente Prandini – deve avere la capacità di semplificare tutti gli aspetti di carattere burocratico che purtroppo tengono ingessati i territori e non creano le condizioni di una vera ripartenza. Dobbiamo semplificare le norme e dare concretezza alle risorse che paradossalmente non vengono spese”.

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