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Uno spettacolo ripercorre la storia della fornace di Orciano

Lo spettacolo ricostruisce la storia della fornace di Orciano con immagini e documenti. Criticate alcune scelte degli autori

i mattoni della storia orciano fornaceTERRE ROVERESCHE – Si è svolta domenica 4 settembre nella piazza della Fornace di Orciano l’iniziativa denominata “I mattoni della storia”, ricostruzione del percorso e delle vicende storiche dell’antica fornace laterizi di Orciano.

L’iniziativa fa parte del progetto Marche storia finanziato dalla Regione Marche con il contributo del comune di Terre Roveresche. Ad introdurre la serata l’assessore del comune di Terre Roveresche Claudio Pategnani che ha anche presentato, ai tanti presenti, il progetto di completamento della piazza che prevede la realizzazione di un murales e la proposta di installazione di una figura umana, stilizzata in filo di ferro, da porre sulla sommità della ciminiera che ricorda, ancora oggi, la presenza sul territorio dell’antica Fornace.

Lo spettacolo, un monologo arricchito da immagini, è stato messo in scena da Fabio Brunetti, autore e attore insieme a Glauco Faroni; immagini, testimonianze, racconti che hanno ripercorso oltre un secolo di storia della presenza della Fornace Pierfederici, Gasparini Maughelli, in quel di Orciano, una storia fatta di lavoro di sacrifici ma anche di benessere e opportunità per l’intera comunità locale, soprattutto nel dopoguerra quando l’opificio contava oltre 100 dipendenti.

Occorre sottolineare tuttavia la carenza, nel racconto esposto, di un periodo post crisi dell’azienda nella quale alcuni soci e operai si adoperarono per poter riattivare, senza riuscirci, l’impianto di Orciano e la fase della cassa integrazione per tante famiglie del paese.

Non sono mancate anche critiche agli autori per aver rappresentato in modo del tutto univoco e di parte la figura di Adolfo Gasparini detto “il ministro” (presidente per oltre 30 anni della Cassa Rurale e Artigiana di Orciano) che, per un lunghissimo periodo, ha diretto in modo rigido e autoritario l’azienda, così come per il racconto di situazioni di attrito a livello sindacale (presentando anche una lettera anonima dell’epoca scritta dagli operai) che vanno però lette e calate in un contesto storico e normativo ben diverso da quello odierno.

Ugualmente sono state sollevate osservazioni al progetto di realizzazione del murales che, a detta di alcuni, risulta essere carente di un aggancio storico al territorio e alla stessa Fornace essendo più incentrato sul valore simbolico e più generale del mondo del lavoro.

L’iniziativa rimane tuttavia di indubbio interesse e di grande valenza per l’intento e lo sforzo di passare ai posteri il valore della storia che ci insegna e ci stimola a migliorare.

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