Una legge per mettere al bando tutti i simboli del fascismo e del nazismo, al via la raccolta firme
L’iniziativa promossa dall’Anagrafe Nazionale Antifascista di Stazzema (LU). Al via la raccolta firme in tutta Italia per la legge di iniziativa popolare.
SANT’ANNA DI STAZZEMA (LUCCA) – Parte da questo luogo simbolo di uno degli eccedi più efferati dei nazisti contro la popolazione civile avvenuto durante la seconda guerra mondiale, la proposta di una legge popolare contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti.
E’ infatti possibile recarsi nel proprio comune e firmare a sostegno di questa proposta di legge o in alternativa farsi promotori della raccolta di firme. La proposta di legge per essere presentata dovrà raccogliere almeno 50mila firme.
Perché una proposta di legge che mette al bando i messaggi ed i simboli del fascismo e del nazismo?
“Da anni si assiste al proliferare dell’esposizione di simboli che richiamano il fasciamo e il nazismo, frutto di anni di sottovalutazione del fenomeno del ritorno di queste ideologie che mai come oggi sono pericolose.
Il “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes afferma che dal 2004 ad oggi è aumentato il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai avvenuta: erano solo il 2,7% , oggi sono il 15,6% mentre sono in aumento, sebbene in misura meno eclatante, anche coloro che ridimensionano la portata della Shoah dall’11,1% al 16,1%. Inoltre secondo l’indagine riscuote un “discreto consenso” l’affermazione secondo cui “Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio” (19,8%). Con percentuali di accordo vicine tra loro seguono “gli italiani non sono fascisti ma amano le personalità forti” (14,3%), “siamo un popolo prevalentemente di destra” (14,1%), “molti italiano sono fascisti” (12,8%) e, infine, “ordine e disciplina sono valori molto amati dagli italiani” (12,7%). In compenso secondo la maggioranza degli italiani, recenti episodi di antisemitismo sono casi isolati che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese (61,7%).
Per meno della metà del campione (47,5%) gli atti di antisemitismo avvenuti in Italia sono il segnale di una pericolosa recrudescenza del fenomeno. Per il 37,2%, invece, sono bravate
messe in atto per provocazione o scherzo.
Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge che sanzionava coloro che propagandavano immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco.
Questa proposta di legge riprende quelle finalità e aggiunge alcune ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici.
Qualcosa sta accadendo: i media trasudano da anni di notizie che era giusto considerare allarmanti, vi era e persiste una crescente diffusione di razzismi e di appelli a trovare soluzioni autoritarie.
Oggi riteniamo fondamentale che dal basso si riparta per parlare dei valori della nostra Costituzione e attualizzarli: la Costituzione con la XII disposizione transitoria vieta la ricostituzione sotto ogni forma del disciolto partito fascista. E’ necessario di fronte all’esposizione, vendita di oggetti e simboli che richiamano a quella ideologia che la normativa non lasci spazi di tolleranza verso chi si cela dietro le libertà democratiche per diffondere attraverso la propaganda, l’esposizione, la vendita di oggetti di nuovo i simboli di quel passato tragico. Ripartiamo da una iniziativa popolare dal basso per difendere la nostra Costituzione e i suoi valori”.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito Anagrafe Nazionale Antifascista.