Troppi piccioni a San Costanzo, il sindaco firma un’ordinanza
La crescita della colonia dei colombi impone misure più restrittive. Il sindaco Sorcinelli chiede ai cittadini di adottare azioni contro il proliferare dei piccioni.
SAN COSTANZO – Il sindaco Sorcinelli interviene con una ordinanza apposita sulla diffusione del piccione domestico nel territorio comunale.
Il proliferare dei colombi sta infatti creando problemi di natura igienico-sanitaria, danni al patrimonio artistico e danni ad alcune produzioni agricole in campagna.
I capi di colombo presenti a San Costanzo e Cerasa stanno infatti creando non pochi disagi ed i cittadini hanno chiesto al comune di intervenire. Sembra quindi che gli interventi messi in campo dal comune negli anni (dissuasori ad aghi e reti) non stiano portando ai risultati attesi.
L’amministrazione quindi provvederà ad intensificare l’attività di controllo provvedendo alla catture mediante gabbie-trappola.
Nel frattempo, con apposita ordinanza, il primo cittadino chiede ai cittadini di non somministrare cibo o alimenti ai piccioni in città; di impedire ai piccioni di accedere ai siti in cui possano nidificare o trovare riparo (finestre, buchi nelle mura, sottotetti, archi, solai aerati, prese d’aria, canne di areazione, ecc.) provvedendo alla loro chiusura o dove per motivi economici e/o estetici ciò non sia di possibile attuazione, con installando appositi impedimenti fisici agli stessi (reti, fili metallici, ecc.);
Ai cittadini viene chiesto quindi di provvedere mediante apposizioni di griglie o reti all’immediata chiusura di tutte le aperture anche di areazione e di accessi attraverso i quali i piccioni possono introdursi e trovare riparo o luogo per la nidificazione, compresi finestre, archi, buchi nelle mura, sottotetti, solai areati; d i impedire la sosta abituale o permanente dei piccioni su terrazzi, davanzali, cornicioni, nicchie, anche all’interno di cortili, applicando dissuasori non cruenti.
L’ordinanza ha validità immediata fino al 28 febbraio prossimo. Sono previste sanzioni per il non rispetto di quanto previsto nel provvedimento.