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Strada chiusa alla Gola del Furlo, Biancani sollecita la riapertura

I lavori devono essere eseguito da Enel Green Power. La provincia ha elaborato il piano dei lavori. Ora occorre concentrare gli sforzi per la riapertura

FERMIGNANO – La strada della Gola del Furlo è chiusa al traffico dallo scorso febbraio in via cautelativa, dopo la caduta di pietrisco sulla strada e per il pericolo di caduta di altri massi anche di grandi dimensioni.

La strada della Gola del Furlo è importante per diversi motivi. Dal punto di vista viario si tratta di uno snodo importante e di un’alternativa fondamentale nel caso in cui, per diverse ragioni, venissero chiuse le due gallerie della superstrada, per evitare di isolare un parte del territorio provinciale.

Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico la strada permettere di accedere e visitare uno dei siti più belli e suggestivi della nostra Regione, conosciuto a livello nazionale. Le difficoltà di raggiungere tale sito, per via della chiusura, hanno quindi un notevole impatto sul turismo e sull’economia locale, in particole sulle quelle attività che lavorano con chi visita la gola.

Un’indagine approfondita, voluta da Regione, Provincia e Comune di Fermignano, sullo stato delle pareti rocciose della gola, aveva evidenziato l’effettiva esistenza di un pericolo di caduta di massi sulla strada, differito nel tempo, dovuto a masse rocciose con diversi gradi di instabilità e situazioni critiche da monitorare.

Lo stesso studio aveva individuato alcuni interventi urgenti, quali il consolidamento di uno sperone roccioso altamente instabile, il monitoraggio di un secondo sperone a rischio, e la pulizia e messa in sicurezza di un’area di circa 530 metri quadrati. Le zone attualmente a rischio e bisognose di interventi urgenti non si trovano su proprietà pubbliche ma in aree di proprietà di ENEL GREEN POWER.

“Vista la grave situazione e il necessario coinvolgimento di più enti pubblici e privati – afferma Andrea Biancani, vicepresidente del consiglio regionale – a maggio e a luglio, con due interrogazioni, avevo chiesto che la Regione intervenisse e costituisse una cabina di regia fra tutti i soggetti proprietari e gestori del territorio della Gola del Furlo (i Comuni di Fermignano e Acqualagna, la Provincia di Pesaro, l’Unione Montana Alta Valle del Metauro, la Riserva naturale statale e ENEL), coinvolgendo tutti gli organi decisionali degli stessi Enti per avviare urgentemente i lavori indifferibili, anche eventualmente adottando procedure d’urgenza che semplifichino il procedimento amministrativo ed abbrevino i tempi di riapertura della strada.

La Provincia di Pesaro Urbino aveva preso l’impegno di elaborare il progetto dei lavori che ha ultimato pochi giorni fa. Ringrazio la Provincia per aver mantenuto questo impegno in tempi rapidi e già per domani, in accordo con il Comune di Fermignano, è stato convocato un incontro tra tutti i soggetti interessati.

Sarà l’occasione per definire le modalità per procedere e chi dovrà stanziare le risorse. Mi auguro che ENEL – continua Biancani – in quanto proprietario delle aree interessate, si faccia carico degli interventi di messa in sicurezza, ma, a mio avviso, anche la Regione deve farsi trovare pronta ad intervenire, se necessario, anche economicamente, a fianco dei Comuni, per garantire la riapertura di una strada di importanza strategica per la collettività.

Proprio oggi, in aula, ho raccolto la disponibilità della Regione su questa possibilità, fermo restando che l’intervento dovrà essere prioritariamente sostenuto da Enel.

La riapertura è una questione di interesse pubblico, per il bene di un territorio che non può permettersi un’altra stagione turistica, a partire dalla prossima primavera, con la strada ancora chiusa.

Per questo tutti i soggetti coinvolti devono collaborare e attivarsi il prima possibile. I tempi sono molto importanti, perchè si tratta di procedure complesse e se non si parte velocemente il rischio è di non ultimare i lavori in tempo per la prossima primavera.

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