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Scuole chiuse nelle Marche, il Governo impugna l’ordinanza ma Ceriscioli difende il provvedimento

Il presidente della Regione Marche conferma la bontà del provvedimento assunto

luca_ceriscioli_perugia_anconaANCONA – Il Governo ha impugnato l’ordinanza della Regione Marche relativa alla chiusura delle scuole fino al prossimo 4 marzo.

Luca Ceriscioli, in diretta questa mattina alla trasmissione di èTV Marche, ha ribadito che: “le scuole rimarranno chiuse fino al 4 marzo.  Abbiamo agito per via del caso di Cattolica ma anche del possibile caso a Pesaro che deve essere ancora confermato. Il tampone viene valutato due volte. Uno ad Ancona e l’altro a Roma. Sarebbe attesa in mattinata la conferma definitiva”.

Sulla decisione di emettere l’ordinanza Ceriscioli ha affermato: “Ci aspettavamo da ieri mattina le linee omogenee per tutte il Paese. Nel pomeriggio doveva arrivare la proposta. Ci siamo confrontati con altre regioni che erano nella nostra stessa condizioni ed abbiamo preso una decisione. Solo che lì il Governo ha appoggiato, nel nostro caso no!”

“La decisione – ha continuato Ceriscoli – ha valore di prevenzione e serve a ridurre il contagio. Quindi va presa in maniera positiva non come ulteriore allarme”.

“Io sono convinto della bontà del nostro provvedimento – ha aggiunto Ceriscioli – la mia grande preoccupazione è quello che venga capito l’obiettivo di questo provvedimento per aiutare a limitare una situazione difficile ed i potenziali contagi”.

Ceriscioli ha confermato che non si tratta assolutamente di una scelta politica ma di una azione condivisa con lo staff tecnico della Regione.

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