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Screening scuole, Biancani (PD): “La Regione almeno fornisca i tamponi”

Il consigliere regionale PD Biancani torna sulla campagna di screening per aprire le scuole in sicurezza.

autismo centro biancaniPESARO – “Garantire le lezioni in presenza fino al termine dell’anno scolastico è fondamentale, una nuova chiusura della scuola sarebbe inaccettabile, soprattutto se nel frattempo non vengono attivati tutti gli strumenti per difenderla, in primis il monitoraggio dei contagi”.

E’ quanto chiede il consigliere regionale PD Andrea Biancani che aggiunge: “I dati emersi dagli screening organizzati per le riaperture dal comune di Pesaro e da altri comuni delle Marche confermano che i controlli nelle scuole contribuiscono a garantire la sicurezza dei ragazzi, del personale e delle famiglie, ma la Regione continua a negare un ruolo di coordinamento e di indirizzo, lasciando la responsabilità e l’onere organizzativo ai sindaci, creando disparità tra gli studenti e gli istituti scolastici.

E’ una scelta incomprensibile, i controlli dovrebbero essere garantiti in tutte le scuole del territorio regionale, non solo in alcune, così come viene fatto in numerose regioni, come la Toscana, il Lazio, il Veneto, l’Emilia Romagna e altre ancora.

Se la Regione con vuole coordinare gli screening, garantire il personale e gestire il tracciamento, fornisca almeno ai Comuni e agli istituti i tamponi che ha a disposizione. Non si può continuare ad intervenire solo quando i contagi sono ripartiti, è necessario prevenirli.

Dallo scorso autunno con interrogazioni e mozioni sono state proposte soluzioni per inserire studenti, docenti e personale Ata tra le fasce della popolazione da sottoporre gratuitamente e periodicamente a test rapidi, anche se asintomatici.

Una battaglia portata avanti da mesi con la consigliera Micaela Vitri e tutto il gruppo del Pd, facendo proposte chiare e attuabili, senza gravare significativamente sul sistema sanitario regionale, nonostante la mancanza di personale per eseguire i test, sostenuta dalla Giunta, sia a mio parere un alibi.

Abbiamo ipotizzato, con l’obiettivo di favorire la massima capillarità, di eseguire i tamponi direttamente, dove è possibile, all’interno degli edifici scolastici, oppure nell’ambulatorio del proprio medico di famiglia, nei laboratori privati attrezzati, utilizzando i punti drive o anche le farmacie. Sono soluzioni ragionevoli, ma la Regione non ha ancora definito gli accordi necessari per realizzarli.

Eppure individuare precocemente casi positivi a scuola significa prevenire nuovi focolai, tutelando tutti i contesti collegati, da quello dei trasporti a quello domestico, favorendo indirettamente anche la riapertura delle attività economiche. La Regione non può continuare a restare in silenzio, immobile su questo tema, serve un indirizzo chiaro, con una prospettiva anche per i prossimi mesi.

Ad oltre un anno dall’inizio della pandemia, continua il lavoro in prima linea del personale medico e sanitario, al quale rinnovo la mia gratitudine per il sacrificio e la dedizione dimostrati. Ringrazio anche tutti i volontari, migliaia, che in questi mesi non si sono mai tirati indietro, consentendo di realizzare servizi che senza di loro non sarebbe stato possibile assicurare ai cittadini”.

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