Il Metauro
notizie dalla valle del Metauro

Riqualificazione del porto di Fano, serve una visione di insieme

La nota congiunta del Circolo Pertini e del Circolo Gramsci di Fano sul nuovo cantiere della ditta Wider nel porto di Fano. La necessità di avere una visione di insieme.

porto di fano cantiere wider
Rendering del canitere della ditta Wider da realizzare nel porto di Fano

FANO – Una nota congiunta del Circolo Pertini e Gramsci di Fano sul progetto del nuovo cantiere nell’area del porto.

“La storia politica ed amministrativa di Fano dal secondo dopoguerra in poi è stata segnata profondamente dai partiti della sinistra storica (PCI, PSI in particolare) che quasi ininterrottamente hanno governato la città senza sottovalutare l’apporto dato in tal senso da personalità del mondo cattolico e laico.

La crisi economica del 2008, non ancora superata, e l’attuale crisi pandemica ci spingono a metterci a disposizione della città in termini di idee e di stimoli sul piano culturale senza nessuna volontà di “mettersi in cattedra” ma solo con spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinti.

La vicenda della variante al Piano Regolatore Generale del porto che in questi giorni sta occupando gran parte del dibattito politico amministrativo della città di Fano è ben lungi dall’essere archiviata. Comune di Fano e Regione Marche hanno ancora modo di intervenire sull’argomento per scongiurare quanto da molti (forze politiche, associazioni, cittadini) paventato con preoccupazione: un mostro urbanistico in uno dei luoghi più importanti della città.

È opportuno, a nostro parere, che l’approccio al tema sia “più organico”. Ragionando sul fatto se la proposta della ditta Wider possa essere l’occasione per una ridefinizione urbanistica e architettonica del porto (vecchio e nuovo/ passeggiata del Lisippo compresa) e della zona mare di Sassonia per una visione unitaria del “waterfront”.

E visto che la stessa Amministrazione comunale, poche settimane orsono, ha presentato un piano di restyling di quella zona mare non è forse giunto il momento di proporre un progetto urbanistico che metta insieme “zona orti”, Sassonia e porto e contestualmente opere di rigenerazione e nuova costruzione tra cui la proposta di Wider?

La concessione dell’aumento dell’altezza approvata dal consiglio comunale, per quanto ci riguarda, avrebbe dovuto essere vincolato alla qualità del progetto del manufatto insieme alla riqualificazione delle aree limitrofe, visto che si tratta di un’area che contiene un forte carattere identitario per tutta la città. Inoltre, tenuto conto che la variante non è stata ancora approvata dalla Giunta regionale pensiamo ci siano ancora i tempi per recuperare la “dimenticanza” del consiglio comunale.

Per essere più chiari, abbiamo sotto gli occhi esempi importanti. Nessuno si sognerebbe di contestare il progetto dell’architetto Mario Cuccinella (Fondazione Montanari) di allargamento della biblioteca Federiciana per la sua bellezza e la perfetta simbiosi con la parte storica della biblioteca e della città sulle mura. Basterebbe far mente locale sul Lido di oggi e pensare come sarebbe stato con il progetto “Gregotti”.

Tutto questo per dire che quando si va ad “indicidere” su aree così delicate, eventuali errori/obrobri rimangono lì per oltre un secolo.
Allora ci permettiamo di suggerire ai soggetti interessati di trovare un valente progettista del tipo Mario Cuccinella o Gregotti e siamo disposti a scommettere che… dopo il bacio… il rospo potrebbe trasformarsi in un bel principe

altri articoli