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Progetto Endometriosi, un incontro a Fano

Incontro pubblico a Fano per conoscere tutti gli aspetti della patologia della quale ancora non si conoscono le cause e non ci sono ancora delle cure definitive

progetto endometriosiFANO – Cos’è l’endometriosi? Quali i percorsi di cura e le tutele per le donne che ne soffrono? A queste e a tante altre domande, medici ed esperti della malattia che colpisce il 10 per cento della popolazione femminile e circa 3 milioni di donne in Italia, risponderanno sabato 21 ottobre a partire dalle ore 16 nella Pinacoteca San Domenico, nell’ambito della conferenza pubblica organizzata dall’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi.

Un evento importante, perché la Regione Marche ha approvato recentemente una proposta di legge per promuovere la diagnosi, la cura e la prevenzione dell’endometriosi. Un iter legislativo giunto al termine di un percorso di approfondimento e di ascolto, come sottolineato da Nicola Baiocchi, presidente della Commissione Sanità, il quale sarà presente all’incontro con Elisabetta Esposto e Giovanni Guidi, dirigenti del distretto sanitario di Pesaro e Roberta Galdenzi, dirigente del Comune di Fano (ambito sociale).

L’approvazione della proposta di legge sull’endometriosi nella Regione Marche, a cui hanno collaborato anche le volontarie dell’A.P.E., le quali vivendo la malattia sulla propria pelle e conoscono esigenze e necessità delle donne, è un importante punto di partenza per migliorare le cure e la ricerca, istituendo un registro per la raccolta e analisi di dati clinici e sociali sulla malattia, e la Rete dei PDTA – Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali, che possano strutturare centri sanitari in tutta la regione.

Spesso le donne con endometriosi, oltre ad avere difficoltà nel ricevere una diagnosi, essendo una malattia non facilmente riconoscibile, sono spesso costrette a rivolgersi a specialisti e ospedali fuori dal territorio marchigiano con costi aggiuntivi per loro e per il sistema sanitario. Con i provvedimenti stabiliti dalla legge, le donne avranno la possibilità di curarsi meglio all’interno della propria regione.

La conferenza pubblica di Fano sarà dunque utile a tutti per conoscere tutti gli aspetti della malattia, dal punto di vista ginecologico a quello psicologico e sociale, e per porre domande agli specialisti.

Ci saranno, infatti, il ginecologo Giovanni Delli Carpini dell’Ospedale Salesi di Ancona, il ginecologo Piergiorgio Stortoni dell’Ospedale di Fano e la psicologa del consultorio AST di Jesi Federica Burattini. Ad introdurre e moderare l’incontro le donne dell’A.P.E., la presidente Annalisa Frassineti e la referente del gruppo delle Marche Alice Pettinari, che con le altre volontarie organizzano campagne di sensibilizzazione, corsi nelle scuole, attività di formazione per il personale sanitario in tutta Italia, nella convinzione che curare l’endometriosi parta dalla corretta informazione e dalla consapevolezza.

La partecipazione è gratuita ma per motivi organizzativi, il consiglio è di inviare una mail di conferma di partecipazione a: marche@apendometriosi.it

Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati.

I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi.

Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza!

L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 18 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

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