Prima edizione del Festival regionale del Teatro in Carcere
A Pesaro il 12 e 13 dicembre prima edizione del festival regionale. Incontri, proiezioni video, performance, installazioni dentro e fuori i penitenziari. Il programma
PESARO – Si tiene a Pesaro, lunedì 12 e martedì 13 dicembre, il primo festival Regionale di Teatro in Carcere, un progetto dell’Ufficio del Garante dei diritti della persona della Regione Marche e della Città di Pesaro con l’Ambito Territoriale Sociale 1, a cura dell’Associazione Culturale Cittadina Universitaria Aenigma capofila del Coordinamento Regionale Teatro in Carcere Marche.
L’iniziativa sarà aperta ufficialmente lunedì 12 alle 10.30 presso la Sala Convegni di Villa Borromeo (Via Amedeo Avogadro 40) con gli interventi del Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli e del Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 1 di Pesaro Luca Pandolfi insieme a rappresentanti delle istituzioni coinvolte (Ministero della Giustizia, Provveditorato interregionale per l’Emilia Romagna e le Marche, Direzioni degli istituti penitenziari di Pesaro, Ancona, Fossombrone, Fermo, Ascoli Piceno).
Il programma prevede la presentazione di opere video che documentano laboratori produttivi realizzati con detenuti e detenute, due performance (una all’esterno e una all’interno del carcere), un incontro con il teatro delle marionette a favore degli allievi preadolescenti dell’Istituto Comprensivo Statale Galilei, l’organizzazione di una installazione di teatro sonoro nel teatro comunale di Cagli nelle giornate del 29 e 30 dicembre.
Un progetto articolato, quindi, in grado di restituire un panorama delle esperienze drammaturgiche sperimentate da operatori teatrali che, da anni, lavorano sul campo con detenute e detenuti, direttamente coinvolti anche nel processo di scrittura e allestimento.
Sono 6 le opere video programmate nella mattinata di lunedì 12 dicembre dopo l’apertura istituzionale del festival. Si aprirà con l’intervento della Prof.ssa Rosella Persi (Docente di Pedagogia generale all’Università di Urbino) per la presentazione di Rugby, corpo a corpo della Compagnia Lo Spacco, composta da detenuti e detenute nella Casa Circondariale di Pesaro. Il progetto, a cura del Teatro Universitario Aenigma, ha coinvolto anche un gruppo di allievi del Corso di Scienze Motorie dell’Ateneo Feltresco.
A seguire saranno presentati il progetto filmico Scolpire il movimento di Beatrice Pucci e Marino Neri nella Casa di Reclusione di Fossombrone e altri istituti penitenziari marchigiani, a cura dell’Associazione compagnia teatrale La Pioletta e il laboratorio di costruzione e animazione di marionette istituito dall’Associazione Dedal nel carcere di Marino del Tronto (Ascoli Piceno).
Poi sarà la volta di Cittadini Invisibili, cortometraggio di Marco Bragaglia e Francesca Marchetti (produzione Associazione Art’O operante storicamente nel carcere di Ancona Barcaglione): un video che ci restituisce uno spaccato delle persone che abitano il carcere attraverso i codici dei tatuaggi.
Si passerà ad una testimonianza in video di Ada Borgiani dell’Associazione Sassi nello Stagno che racconterà la significativa esperienza della produzione dell’audiolibro Sopra un filo di ragnatela, favole scritte e interpretate da detenute nell’ex carcere di Camerino (il progetto oggi prosegue in altre forme nel carcere di Fermo con la conduzione di Vanessa Spernanzoni dell’Associazione Contemporanea 2.0).
Chiudono la programmazione video due opere realizzate negli istituti penitenziari di Ancona dall’Associazione Aenigma a cura di Maria Celeste Taliani: M’hai lasciato un giardì nell’istituto di Barcaglione, video liberamente ispirato alla poesia di Franco Scataglini (Ancona 1930 . Numana 1994) considerato uno dei maggiori esponenti della poesia italiana del secondo Novecento; Il tempo che passa, dall’opera “Quinto piano ti saluto!” di Eduardo De Filippo nelle sezioni di alta sicurezza dell’istituto di Montacuto.
Nel pomeriggio, alle ore 16 dal vivo, sarà invece presentata al pubblico la performance Testimoni Oltre, terzo studio performativo ispirato ai racconti di Primo Levi, elaborato dai detenuti della Compagnia “Lo spacco” della Casa Circondariale di Pesaro e dagli studenti del Teatro Universitario Aenigma dell’Ateneo di Urbino Carlo Bo.
Con la drammaturgia collettiva a cura di Romina Mascioli e la regia di Francesco Gigliotti Testimoni oltre presenta un gruppo di gente comune esposto al rischio devastante della guerra che, attraversando l’evanescenza dei propri ricordi, cerca di ritrovare, oltre i volti del tempo e delle loro storie, empatia e solidarietà, ma la strada è impervia, il valore simbolico dei gesti, delle parole e dei corpi che tentano di evocare “quei ricordi” sembra destinato a dissolversi nel naufragio spirituale degli uomini e delle cose. Alla fine rimangono lievi sussurri, echi lontani, rumori, come affidati al suono di una inarrivabile melodia. In scena Gabriella Di Caro, Vincenzo Frau, Chiara Merola, Alban Ramadani, Bib Saka e il musicista Niccolò Neri. Direzione artistica Vito Minoia.
Il secondo giorno del festival, martedì 13, si aprirà alle ore 9.00 presso l’Aula Magna dell’istituto Comprensivo Statale Galilei con Variazioni spettacolo a cura della Compagnia Di Filippo Marionette con Remo Di Filippo e Rhoda Lopez si ritornerà sul racconto dell’esperienza di laboratorio di costruzione e animazione di marionette nella sezione di alta sicurezza della Casa Circondariale di Ascoli.
L’iniziativa in questo caso è riservata agli allievi dell’Istituto Galilei, scuola con una lunga esperienza in progetti interculturali di interazione tra carcere e territorio. In questo spettacolo la marionetta vive un personalissimo viaggio che parte dalla sua nascita e attraversa varie tappe fondamentali della sua esistenza. Grazie alla sua vitalità sono attraversati con ironia e poesia temi attualissimi come la tecnologia, la fragilità e la consapevolezza di chi veramente siamo.
Nel pomeriggio alle 14 nella Casa Circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro, con un’iniziativa rivolta alla popolazione detenuta, sarà invece la volta dello spettacolo teatrale Per sempre amici della Compagnia Controvento della Casa Circondariale di Pesaro.
Il lavoro è liberamente ispirato al film “Quasi amici – Intouchables” di O. Nakache ed É. Toledano. Sperimentalmente, la Compagnia sta sviluppando da alcuni anni un percorso di autopedagogia teatrale.
Il Festival infine prevede una sua appendice nelle giornate del 29 (dalle 18 alle 22) e 30 dicembre (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 22) presso il Teatro Comunale di Cagli con l’organizzazione di le voci di dentro, installazione di teatro sonoro a cura di Fabrizio Bartolucci e Anissa Gouizi grazie alle voci dei detenuti attori della Casa di Reclusione di Fossombrone.
L’iniziativa è a cura della Compagnia teatrale La Pioletta. Dalla lettura del testo teatrale di Eduardo da cui il progetto ha preso a prestito il titolo e in qualche modo anche il tema, si è lavorato sul racconto, con particolare riferimento alla narrazione orale: storie e personaggi evocati dalla memoria dei partecipanti e esempi tratti dalla tradizione letteraria e popolare.Post-produzione audio in collaborazione con studenti del corso di Processi e Tecniche dello Spettacolo Multimediale dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. L’ingresso sarà organizzato per piccoli gruppi per appuntamento (per prenotazioni tel. 329 166 3410 (dalle 17.00 alle 19.00).