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Piano rifiuti, Sebastianelli convoca i sindaci dell’ex-comunità montana e Fano

Il dibattito sul biodigestore e le tensioni istituzionali con il comune di Fano, la mancanza di piani aggiornati sui rifiuti sia a livello provinciale che regionale.

antonio sebastianelliTERRE ROVERESCHE – “Le ultime settimane sono state caratterizzate da un intenso dibattito, rapidamente trasceso sulla stampa con toni accesi. La causa principale di tale controversia è relativa alla realizzazione del biodigestore in località Cà Rafaneto presso il municipio di Barchi.

Partendo da questo importante argomento – afferma Antonio Sebastianelli, sindadco di Terre Roversche – l’attenzione si è poi spostata sulla pianificazione e gestione dei rifiuti a livello provinciale e oltre.

Entrambi i temi, a causa dell’acceso confronto, rischiano di essere temi di divisione per i Comuni del territorio, in particolar modo per quelli della ex Comunità Montana di Fossombrone e Fano.

Tale scenario potrebbe mettere in serio rischio sia le collaborazioni attuali che i progetti futuri.

Come emerso da più fronti – continua Sebastianelli – dopo la manifestazione dello scorso 20 luglio organizzata a Fano dal comitato NO Biodigestore di Barchi, è essenziale che i Sindaci riprendano in mano le scelte da effettuare nel campo dei rifiuti e più ampiamente dei servizi pubblici locali.

Ciò detto, ho ritenuto opportuno convocare i Sindaci dei Comuni della ex Comunità Montana di Fossombrone (Comuni comproprietari della discarica Ca Rafaneto) e il Comune di Fano per mercoledì 3 agosto presso la Sala del Consiglio Comunale ad Orciano.

L’obiettivo è discutere sui problemi che stiamo affrontando in questi giorni legati sia alla realizzazione degli impianti che alle società che gestiscono i rifiuti, problemi aggravati dalla mancanza di programmazione Provinciale (piano non approvato) e Regionale (piano scaduto).

È ora di discutere concretamente di tali problemi – conclude il primo cittadino – risolverli in maniera da non danneggiare l’ambiente in cui viviamo, con scelte sostenibili ed evitando la contrapposizione dei cittadini delle nostre Comunità”

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