PESARO – «In questi casi le soluzioni transitorie sono state sempre trovate. A Piobbico come a Urbino e Urbania: sarà così anche questa volta. La Provincia non ha mai lasciato a piedi nessuno».
Sulle ipotesi per lo spostamento temporaneo degli alunni del liceo Nolfi, una volta che partirà il cantiere per la realizzazione della nuova scuola, il presidente Giuseppe Paolini invita alla calma: «Io ho ricevuto solo l’altro ieri (13 febbraio, ndr) una lettera dalla Regione, in cui ci è stata data comunicazione che la nostra proposta è stata inserita tra gli interventi finanziabili dopo lo scorrimento della graduatoria.
In questo momento non ha senso annunciare una serie di ipotesi a raffica. Proprio perché vogliamo ragionarci insieme alla scuola, all’Ufficio scolastico provinciale e al Comune. Preferiamo questo metodo, che predilige il confronto e non fughe solitarie in avanti».
Quindi: «Siamo sicuri che con la collaborazione di tutti troveremo la soluzione più adatta. Leggo ‘preoccupazione’: ma allora sarebbe stato meglio non presentare la candidatura per costruire la nuova scuola?».
Piuttosto, commenta Paolini, «la Regione ha riconosciuto, testualmente, che ‘la proposta presentata dalla Provincia garantirà alla comunità di potere fruire di un edificio scolastico moderno, tecnologicamente all’avanguardia e sicuro’. Non mi sembra una cosa da poco. È la dimostrazione della validità della nostra candidatura, a cui sono stati riconosciuti fondi per oltre sei milioni».
Spiega il dirigente Maurizio Bartoli: «Nonostante i tempi strettissimi indicati dalla Regione nella comunicazione di ieri, ci siamo subito attivati per verificare il progetto presentato un anno fa. Inclusa la rivisitazione e l’aggiornamento del quadro economico.
Così abbiamo risposto positivamente nel giro di 24 ore (come richiesto dalla Regione, pena esclusione del finanziamento, ndr) e allo stesso modo correremo per l’aggiudicazione dei lavori.
Del resto ci siamo sempre fatti trovare pronti: anche per l’ex Carducci abbiamo anticipato i tempi, già dal concorso di idee, per l’individuazione del progettista».
Sottolinea il dirigente: «Lo scorso dicembre abbiamo commissionato il progetto definitivo per l’ex Carducci allo studio Vitre di Thiene (Vicenza) con il compito, tra l’altro, di rendere omogeneo il disegno complessivo con quello per il Nolfi».
Sul Campus di Fano, evidenzia Bartoli, «stiamo portando avanti una linea d’insieme in grado di riqualificare gli edifici in modo sicuro e innovativo». Oltre ai fondi ora in arrivo per l’edificio ‘Aule’, il dirigente ricorda i nove milioni e 730mila euro per l’ex Carducci: «Due milioni e 980mila euro della Provincia, un milione e 750mila euro dal Gse. Oltre ai cinque milioni dal ministero, ancora non assegnati nonostante l’assicurazione dal Miur dello scorrimento della graduatoria».
Non solo: «Per il Torelli oltre due milioni per la bonifica dall’amianto e l’adeguamento sismico dell’intero istituto (progettazione esecutiva affidata, ndr), oltre a circa 500mila euro per gli interventi sui bagni del secondo piano». Sulla palestra dell’ex Carducci, in aggiunta, «investimento di 300mila euro per il miglioramento sismico. Da segnalare anche i due milioni di recente ottenuti per l’area sportiva e gli spazi di connessione all’aperto del Campus: gli uffici stanno già provvedendo al bando per assegnare la progettazione. Un elenco che dimostra in modo chiaro che stiamo facendo la nostra parte. Nell’arco di cinque anni – conclude il dirigente – il Campus di Fano sarà pienamente rinnovato».